Stendhal: differenze tra le versioni

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Vi è narrata la relazione tra Octave de Malivert, giovane brillante e taciturno, e Armance de Zohiloff. Octave è impotente ma non intende rivelare questo suo segreto all'amata, e la loro vicenda finirà in tragedia. ''Armance'', che riprende il tema dell'<nowiki></nowiki>''Olivier'', un romanzo scritto nel [[1822]] dalla duchessa [[Claire de Duras]] ([[1777]]-[[1828]]), non pubblicato ma egualmente noto nei circoli intellettuali della capitale, non ebbe alcun successo, né di pubblico, né di critica.
 
Stendhal era partito per l'Italia senza aspettare le prime reazioni al suo romanzo: alla fine didel luglio del 1827 era a [[Genova]], poi per un mese a [[Napoli]] e visitò [[Ischia]] e [[Pompei]], lasciando sulla parete del [[Tempio di Iside (Pompei)|tempio di Iside]] un graffito, tuttora visibile, con il proprio nome. A ottobre fu a [[Roma]], poi per due mesi a [[Firenze]], dove frequentò [[Giovan Pietro Vieusseux|Vieussieux]], il fondatore de «[[L'Antologia]]», nella quale cercò di far pubblicare un articolo contro [[Victor Cousin|Cousin]], ma fu osteggiato da [[Niccolò Tommaseo|Tommaseo]], conobbe [[Leopardi]]<ref>La sorella Paolina divenne grande ammiratrice dei romanzi di Stendhal.</ref> e ritrovò [[Lamartine]], allora primo segretario dell'ambasciata francese.
 
Dopo aver visitato a [[Venezia]] il poeta [[Pietro Buratti]] ed esser passato a [[Ferrara]], il [[10 gennaio]] del [[1828]] era a Milano, dove presentò richiesta alla polizia di un permesso di soggiorno di quindici giorni: permesso negato, con l'ingiunzione di lasciare immediatamente la città quale persona indesiderata, in quanto nella sua ''Rome, Naples et Florence'' erano presenti espressioni ingiuriose contro il governo austriaco. Stendhal lasciò Milano soltanto il [[14 gennaio]] e il [[29 gennaio]] era nuovamente a Parigi. Le autorità austriache si preoccuperanno, nel novembre del [[1830]], di sottoporre a censura tutte le sue pubblicazioni.
 
[[File:Alberthe de Rubempré.jpg|thumb|right|140px130px|Alberthe de Rubempré]]
Dal soggiorno romano prese lo spunto di approfondire le sue impressioni sulla città dei papi. Le ''Promenades dans Rome'' uscirono il [[5 settembre]] [[1829]]: in questa città che al visitatore appariva stagnante, se non morta, Stendhal scopriva l'energia di un popolino superstizioso e cinico, ribelle e poltrone, orgoglioso e ignorante. Il libro ebbe successo ed ottenne le lodi della stampa francese e dell'<nowiki></nowiki>''Antologia'' di Vieusseux.