Stendhal: differenze tra le versioni

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Andò ad abitare in via dei Cestari, dove il [[9 maggio]] iniziò a scrivere il ''Lucien Leuwen'', poi si trasferì in un appartamento del vicino palazzo Conti, a [[piazza della Minerva]], dove il [[23 novembre]] [[1835]] cominciò la ''Vie de Henry Brulard''. Frequentava l'amico pittore [[Abraham Constantin]], la famiglia patrizia dei [[Caetani]] nel loro storico palazzo del Ghetto, la famiglia [[Cini (famiglia)|Cini]], nella loro villa di [[Castel Gandolfo]], oltre ai francesi di passaggio, come [[Alexandre Dumas (padre)|Alexandre Dumas]], il filologo [[Jean-Jacques Ampère]], figlio del noto [[André-Marie Ampère|scienziato]], o il reazionario [[Antoine-Maurice Rubichon]], che egli considerava una spia dei gesuiti e che gli ispirò la figura del dottor Du Poirier del ''Lucien Leuwen''.
 
=== Il congedo parigino (1836-1829) ===
[[File:Plaque Stendhal.jpg|thumb|left|140px|Targa in rue Caumartin]]
Stendhal, che ricevette il [[15 gennaio]] [[1835]] la [[legion d'onore]] per i suoi meriti di scrittore, si fece ritrarre dal giovanissimogiovane pittore [[Silvestro Valeri]] ([[1814]]-[[1902]]) con la decorazione e in alta uniforme di console, una carica che gli appariva sempre più insopportabile. Dopo aver rinunciato a un progetto matrimoniale con la ventenne M.lle Value, discendente di francesi da molti anni residenti a Civitavecchia, nel [[1836]] chiese una licenza di qualche settimana che gli fu concessa il [[26 marzo]], ma durerà tre anni: abbandonò la sua autobiografia e il ''Lucien Leuwen'' e arrivò a Parigi il [[24 maggio]].
 
Stendhal era nelle grazie del conte [[Louis-Mathieu Molé|Molé]], ora capo del governo, che gli prorogò indefinitamente il congedo e gli affidò un non chiarito lavoro circa un progetto di trasporti marittimi: l'effetto fu un aumento sostanzioso delle sue entrate, incrementate dalla vendita dei suoi ''Mémoires d'un touriste'' e dei suoi racconti italiani. AFinalmente Parigipoteva cambiavariprendere spessole alloggioconversazioni abituali, negategli in Italia, e nelfrequentare il primo salotto di Parigi, che era allora quello di [[1838Louise-Cordélia Greffulhe]] ([[1796]]-[[1847]]), sposata al numerogenerale 8[[Boniface dide rueCastellane]] Caumartin,ma iniziògià aamante scriveredi ''[[LaChateaubriand]] Certosae ora di Parma]]Molé: da lei si poteva trovare la Parigi che contava e le celebrità d''.Europa in visita nella capitale.
 
A Parigi cambiava spesso alloggio e nel [[1838]], al numero 8 di rue Caumartin, iniziò a scrivere ''[[La Certosa di Parma]]''. Nel [[1841]] ebbe un primo [[colpo apoplettico]] e fece rientro nella capitale francese; nella notte tra il 22 e il [[23 marzo]] [[1842]] morì di un [[attacco cardiaco]]. Riposa al cimitero di [[Montmartre]] a Parigi; la dicitura sulla tomba reca l'iscrizione "Arrigo Beyle milanese scrisse amò visse".
 
==Il realismo==