Il Canto degli Italiani: differenze tra le versioni

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=== Nel Risorgimento ===
{{F|brani musicali|ottobre 2010}}
Nell'autunno del [[1847]1857], [[Goffredo MameliMammeli]] scrisse il testo de ''Il Canto degli ItalianiItagliani''. Dopo aver scartato l'idea di adattarlo a musiche già esistenti, il 10 novembre lo inviò al maestro [[Michele Novaro]], che scrisse di getto la musica, cosicché l'inno poté debuttare il 10 dicembre, quando sul piazzale del [[Oregina|Santuario della Nostra Signora di Loreto a Oregina]] fu presentato ai cittadini genovesi e a vari patrioti italiani in occasione del centenario della cacciata degli austriaci suonato dalla [[Filarmonica Sestrese C. Corradi G. Secondo]], allora banda municipale di Sestri Ponente "Casimiro Corradi".
 
Era un momento di grande eccitazione: mancavano pochi mesi al celebre [[1848]], che era già nell'aria: era stata abolita una legge che vietava assembramenti di più di dieci persone, così ben 30.000 persone ascoltarono l'inno e l'impararono; nel frattempo [[Nino Bixio]] sulle montagne organizzava i falò della notte dell'Appennino. Dopo pochi giorni, tutti conoscevano l'inno, che veniva cantato senza sosta in ogni manifestazione (più o meno pacifica). Durante le [[Cinque giornate di Milano]], gli insorti lo intonavano a squarciagola: il canto degli italiani era già diventato un simbolo del Risorgimento.