Stendhal: differenze tra le versioni
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Alla fine di agosto Stendhal partì in congedo: non volle perdersi l'occasione di rivedere per l'ultima volta l'amata Milano, malgrado i divieti austriaci, e l'[[11 settembre]] era a Parigi, per un soggiorno di quasi tre mesi. Il [[4 dicembre]] riprese un lungo viaggio di ritorno in Italia che lo portò prima a [[Ginevra]], poi a [[Lione]], da dove s'imbarcò sul [[Rodano]] diretto a [[Marsiglia]]. Sul battello trovò [[George Sand]], che aveva appena lasciato Merimée, con [[Alfred de Musset]]: passarono insieme tre giorni, durante i quali scandalizzò la Sand con il suo comportamento volutamente sconveniente e i suoi discorsi osceni. Stendhal proseguì poi da solo per la [[Provenza]] e per il [[Piemonte]], arrivando a Roma l'[[8 gennaio]] [[1834]].
Andò ad abitare in via dei Cestari, dove il [[9 maggio]] iniziò a scrivere il ''Lucien Leuwen'', poi si trasferì in un appartamento del vicino palazzo Conti, a [[piazza della Minerva]], dove il [[23 novembre]] [[1835]] cominciò la ''Vie de Henry Brulard''. Frequentava l'amico pittore [[Abraham Constantin]], la famiglia patrizia dei [[Caetani]] nel loro storico palazzo del Ghetto, la famiglia [[Cini (famiglia)|Cini]], nella loro villa di [[Castel Gandolfo]], approfittandone per corteggiare, sembra senza successo, la moglie di Filippo Cini, Giulia Prosperi Buzi ([[1811]]-[[1872]]), che
=== Il congedo parigino (1836-1829) ===
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