Cronologia della storia antica (1500 a.C. - 1001 a.C.): differenze tra le versioni

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*c. [[1355 a.C.]] - [[Amenhotep IV]] (Akhenaton) 255º Faraone- [[XVIII dinastia egizia|XVIII Dinastia]] -Figlio di [[Amenhotep II]]I e di [[Tyi]] questo sovrano è passato alla storia come il ''faraone eretico'' per il tentativo di sostituire, in conflitto con il potente clero tebano, il dio [[Amon]] con una nuova divinità, il dio [[Aton]], nel ruolo di divinità protettrice della regalità. Di Akhenaton si conosce una sola ''Grande Sposa Reale'': ''[[Nefertiti]]'' che ebbe anche grande importanza politica. Amon, divinità solare tebana, giunse ad avere grande importanza nazionale appunto con la XVIII dinastia. Il suo ruolo di protettore della regalità comportava un enorme potere per il suo tempio principale sito a [[Karnak]], questo, nel corso dei secoli, aveva ricevuto in dono terre ed altre proprietà fino a diventare quasi uno stato nello stato ed a influenzare anche le scelte sulla successione al trono d'Egitto. La famosa [[Hatshepsut]] detta il ''re-donna'' derivò il suo potere dal favore goduto presso il clero di [[Tebe (Egitto)|Tebe]]. L'eresia di Akhenaton fu quindi un tentativo di recuperare il potere sacrale originariamente detenuto dal sovrano. Tra il quarto ed il sesto anno di regno, dopo aver mutato parte della titolatura reale ed anche il suo nome da Amenhotep (Amon è contento) in Akhenaton ([[Aton]] è soddisfatto) trasferì la capitale in una città appositamente costruita: Akhet-Aton, Orizzonte di Aton (oggi [[Tell el-Amarna]]). Lo scontro con il clero di Amon si fece più aspro nel 14º anno di regno quando oltre alla chiusura del tempio di Karnak, privato di tutte le sue proprietà, si aggiunge l'opera iconoclasta verso il nome stesso del dio, che venne scalpellato da tutti i monumenti. Il culto di Aton, divinità solare di probabile origine semita, fu introdotto a Karnak durante il regno di [[Thutmose II]]. A differenza delle altre divinità egizie Aton non è rappresentato in forma antropomorfa ma sempre come un sole i cui raggi sono braccia terminanti con mani, alcune delle quali reggono l'[[ankh]], simbolo della vita. Molto si è discusso, e scritto, sul [[monoteismo]] del culto di Aton, monoteismo che comunque racchiudeva in sé, senza rinnegarlo, il complesso [[politeismo egizio]], in effetti molti studiosi preferiscono parlare di [[enoteismo]] nel senso che Aton non sarebbe stato l'unico dio ma il dio supremo la cui venerazione avrebbe potuto sostituire quella delle altre divinità. L'intenzione di Akhenaton sembra essere stata quella di porsi come principale, e quasi unico, intermediario tra l'umanità e la divinità (per questo si veda l'inno di Aton principale testo sulla natura della nuova religione). Comunque si tenga presente che si trattò di una rivoluzione che coinvolse solamente una ristretta élite. Il popolo, che possedeva una sua religiosità fatta di divinità locali (talvolta sovrani divinizzati), superstizioni e credenze ancestrali, non partecipava alle complesse cerimonie che avvenivano nei templi e quindi fu coinvolto solo marginalmente nel conflitto tra Amon e Aton, conflitto che principalmente si sviluppò tra clero tebano di Amon ed il sovrano e la sua corte. Durante il regno di Akhenaton, come già durante quello del padre, l'[[Egitto]] non seppe contrapporsi all'ascesa degli [[Ittiti]] perdendo, quindi, il controllo di una serie di stati vassalli dell'[[Asia Minore]] che rappresentavano una fonte di ricchezza per le casse reali. Una parte della corrispondenza diplomatica rinvenuta tra le rovine della nuova capitale (le ''Lettere di Amarna'') è appunto composta da richieste di aiuto di sovrani dell'area palestinese. Malgrado le richieste di aiuto provenienti dagli alleati, ad esempio quelle inviate da [[Tushratta di Mitanni|Tushratta]] re di [[Mitanni]], almeno da quanto riportato nelle fonti a nostra disposizione, non si hanno notizie di campagne militari nell'area siro-palestinese. Di questo atteggiamento ''pacifista'' seppe approfittare [[Suppiluliuma]], re ittita che, dopo aver portato sotto il suo controllo il regno di Mitanni, iniziò l'espansione nella zona d'influenza egiziana. Le nostre fonti riportano, invece, una campagna militare nella [[Nubia]] durante il 12º anno di regno, per sedare una rivolta. La ''damnatio memoriae'', con la conseguente distruzione di documenti, a cui Akhenaton venne condannato a partire da [[Haremhab]] rende difficoltoso definire esattamente la linea di successione. Fonti amarniane sembrano citare come immediato successore un [[Ankhtkheperura|Neferneferuaton]] seguito da [[Smenkhkhara]]. Entrambi questi sovrani avrebbero governato da Akhet-Aton. L'abbandono della nuova religione, ed anche dalla capitale Akhet-Aton, avvenne durante il regno di [[Tutankhamon]], figlio di Kiya (moglie secondaria di Akhenaton) ed ultimo discendente della stirpe regale iniziata con [[Thutmose I]]. Nel [[1917]] nella [[Valle dei Re]] fu scoperta una tomba, la numero [[KV55]], risalente all'epoca di [[Tutankhamon]]. All'interno fu trovato un corpo sconosciuto dal momento che le iscrizioni sulle pareti erano state cancellate a colpi di scalpello. Il confronto del cranio con quello del faraone Tutankhamon rivelerebbe, secondo alcuni esperti, una parentela diretta tra i due. Alcuni ipotizzano, perciò, che si tratti del corpo di Akhenaton, trasportato nella Valle da Tutankhamon, secondo altri è, invece, il corpo di [[Smenkhkhara]].-
*c. [[1354 a.C.]] - [[Tushratta]] 10° Re di Mitanni. Decadenza progressiva del regno che cade progressivamente sotto il controllo ittita. Morirà ucciso dal figlio [[Tushratta]] che divenne re con l'appoggio degli [[Ittiti] del re [[Suppiluliuma I]].
 
===[[1350 a.C.]] - [[1340 a.C.]]===