Landing Craft Tank: differenze tra le versioni

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Durante il secondo conflitto mondiale, oltre a svolgere il ruolo di trasporto di uomini, veicoli e carri armati, alcune di queste imbarcazioni furono modificate aggiungendo cannoni, rampe per il lancio di razzi, in imbarcazioni officina per altre navi o mezzi e per la ricerca delle mine. Ventisei di queste imbarcazioni ricevettero una corazzatura aggiuntiva e furono ridesignate LCT (A) (''Landing Craft Tank (Armored)'') in vista dello sbarco sulle coste normanne nel [[D-Day]].
Queste imbarcazioni cosìcosì modificate però perdevano la metà della capacità di carico che passava da quattro a due carri armati. Furono 837 gli LCT impiegati per lo sbarco in [[Normandia]].
 
Dopo la Seconda Guerra Mondiale tutti gli LCT Mk. V sopravvissuti furono venduti per la demolizione o per venire destinati ad usi civili, mentre i Mk. VI furono ridesignati nel 1949 in un primo tempo ''Utility Landing Ship'' (LSU), per poi cambiare questa denominazione in ''Landing Craft Utility'' (LCU). Sei di queste imbarcazioni vennero modificate, nel periodo 1948-1949, per il servizio nell'Artico.