Football Club Internazionale Milano 1979-1980: differenze tra le versioni
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Questa pagina raccoglie i dati riguardanti il '''[[Football Club Internazionale Milano]]''' nelle competizioni ufficiali della stagione 1979-1980.
==Avvenimenti==
* '''[[Serie A 1979-1980|Serie A]]''': l'Inter si laurea campione d'[[Italia]] per la dodicesima volta nella sua storia.
* [[Coppa Italia 1979-1980|Coppa Italia]]: la squadra esce ai quarti di finale del torneo nazionale per mano della [[Juventus]].
* [[Coppa UEFA 1979-1980|Coppa UEFA]]: i nerazzurri vengono sconfitti ai sedicesimi di finale dai [[Germania|tedeschi]] del [[Borussia Mönchengladbach]].
Grazie al nuovo corso tecnico, il dodicesimo [[scudetto]] non si fece attendere troppo. A colmare un vuoto lungo nove anni di attesa fu soprattutto l'avvio folgorante di campionato, che spiazzò le altre favorite (il [[Perugia Calcio|Perugia]] di [[Paolo Rossi (calciatore)|Paolo Rossi]], la [[Juventus]] e il [[Torino Football Club 1906|Torino]], oltre al [[Milan]]), destinate a uscire presto dalla lotta per il titolo. L'Inter però non vinse per mancanza di avversari. La squadra esibì valori importanti, che partono da una difesa altamente competitiva, con l'azzurro [[Ivano Bordon|Bordon]] in porta, gli esterni [[Nazzareno Canuti|Canuti]] o [[Giuseppe Baresi]] e il terzino-mediano [[Gabriele Oriali|Oriali]], il coriaceo stopper [[Roberto Mozzini|Mozzini]] e il libero [[Graziano Bini|Bini]]: a parte il marcatore centrale, sono tutti prodotti del vivaio nerazzurro, così come il valido rincalzo [[Franco Pancheri|Pancheri]]. A centrocampo, la razionalità di [[Domenico Caso|Caso]], giocatore abile a cucire la manovra, orienta al meglio il lavoro di copertura di [[Giampiero Marini|Marini]], le progressioni di [[Giancarlo Pasinato|Pasinato]], veloce mediano, e le invenzioni del trequartista [[Evaristo Beccalossi|Beccalossi]]. Un giocatore molto amato dal pubblico proprio come [[Alessandro Altobelli|"Spillo" Altobelli]], centravanti alto e sottile. Suo partner ideale, il velocissimo [[Carlo Muraro|Muraro]], detto il ''Jair Bianco'', ala sinistra cresciuta nel vivaio, così come il giovane rincalzo [[Claudio Ambu|Ambu]].
Dopo la prima, deludente giornata (7 pareggi e 6 gol in 8 gare) l'Inter si ritrovò già sola in testa; tampinata nelle giornate successive dal neopromosso [[Cagliari Calcio|Cagliari]], la squadra nerazzurra chiuse il girone d'andata, il [[6 gennaio]] [[1980]], con tre punti di vantaggio sul Milan. E mentre sui campi si giocava un campionato tranquillo e sonnolento, la tensione sugli spalti tra le tifoserie era alle stelle, specialmente dopo la morte di [[Vincenzo Paparelli]], tifoso [[Società Sportiva Lazio|laziale]] colpito e ucciso durante il derby del [[28 ottobre]] da un razzo lanciato dalla curva [[Associazione Sportiva Roma|romanista]].
[[Immagine:Inter scudetto 1980 (a colori).jpg|right|thumb|320px|L'Inter festeggia lo [[scudetto]] nel [[Serie A 1979-1980|1980]]]]
Il Milan iniziò male il girone di ritorno e l'Inter si lanciò verso il titolo: il [[3 marzo]] si ritrovò in testa con otto punti sui "cugini", sulla [[Juventus Football Club|Juventus]] e sulla sorpresa [[Unione Sportiva Avellino|Avellino]], che cedette alla distanza, mentre faceva bella mostra di sé anche l'[[Ascoli Calcio 1898|Ascoli]]. Il [[23 marzo]], ventiquattresima giornata, scoppiò il caos: al termine di sette partite di Serie A e [[Serie B]] vennero arrestati quattordici tesserati, tra cui stelle come [[Enrico Albertosi]] e [[Bruno Giordano]].
L'Inter vinse lo scudetto il [[27 aprile]], con due turni d'anticipo, dopo una gloriosa cavalcata, rimanendo in testa solitaria per tutto il campionato sin dalla prima giornata: una cavalcata che passò dal titolo di campione d'inverno al doppio successo nel [[Derby di Milano|derby]] (2-0 e 0-1) al clamoroso trionfo sulla Juventus per 4-0. Intanto le sentenze per il Totonero declassarono Lazio e Milan: i rossoneri finirono per la prima volta in Serie B.
In [[Coppa UEFA 1979-1980|Coppa UEFA]] la squadra fu eliminata nei sedicesimi dal [[Borussia Mönchengladbach]].
== Rosa ==
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