Joe Adonis: differenze tra le versioni
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Nato a [[Montemarano]] ed emigrato illegalmente negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel [[1915]], si stabilì a [[New York]].
Iniziò a fare il borseggiatore e durante uno dei suoi inseguimenti conobbe [[Lucky Luciano]], di cui divenne amico e con il quale iniziò a operare nel campo della [[prostituzione]] e del [[gioco d'azzardo]].
Nel [[1920]] Doto cambiò il nome in '''Joe Adonis'''
Il [[15 aprile]] del [[1931]] a [[Coney Island]] Luciano organizzò l'omicidio di [[Joe Masseria]], al quale partecipò anche lo stesso Adonis, insieme a
Con la fine della [[guerra castellammarese]], Luciano divenne Capo della Famiglia, promosse Adonis a Capodecina, il quale divenne uno dei suoi luogotenenti più importanti e fidati, controllando racket come la prostituzione
Dopo l'esilio di Luciano in [[Italia]], al termine della [[seconda guerra mondiale]], Adonis curò le sue principali attività criminali in America.
Nel dicembre del [[1946]] fu uno dei delegati della [[Havana Conference]].
Nel [[1953]] venne espulso in [[Italia]] in seguito alla scoperta che non era un cittadino americano naturalizzato, e si stabilì in una villa fuori [[Napoli]], da dove continuò a mantenere stretti contatti con Luciano. Nel febbraio del [[1958]] si trasferì a [[Milano]], in un appartamento al settimo piano di via Albricci. Li visse da gran signore, frequentando i locali alla
Venne convocato in questura il 1 giugno [[1963]] per essere sentito in merito all'
Nel maggio 1971 Adonis fu arrestato e mandato in soggiorno obbligato a [[Serra de' Conti]], un piccolo comune in [[provincia di Ancona]]: malgrado la rigorosa sorveglianza riuscì a ricevere un suo uomo di fiducia
(Il relatore della Commissione antimafia della VI legislatura, doc. XXIII, fu l'on. Michele Zuccalà, socialista, il cui nome è stato trovato nella lista della loggia massonica P2).
A Serra dei Conti so che ci capitavano Dori Ghezzi, Wes degli Airedales, Ombretta Colli, Lauretta Masiero, Bruno Martino, Johnny Dorelli. La passione di Adonis per il mondo musicale non fu mai un mistero. A parte night-club e cantanti, nei primi anni ‘60 girò anche voce su un suo tentativo di scalzare il Festival di Sanremo con una manifestazione in concorrenza.
L'8 ottobre la [[Corte di appello]] di Milano ridusse il soggiorno obbligato a tre anni e autorizzò Adonis ad utilizzare il telefono sotto il controllo delle autorità di polizia. Morì di attacco cardiaco il successivo 26 novembre, durante un interrogatorio in questura
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