Biancaneve: differenze tra le versioni

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== La fiaba ==
{{cn|Vi sono alcune versioni sull'inizio della fiaba di Biancaneve: La prima, la meno conosciuta, parla che un giorno il re, facendo una passeggiata in carrozza, osserva interessato una pozza di sangue ribollire sulla neve, vicino ad un'oscura foresta. Mentre osserva la scena, augura se stesso di poter avere una bambina bella e chiara come la neve, con i capelli scuri e con le labbra rosse come il sangue; la regina, successivamente, partorisce una bambina esattamente come il padre la desiderava e questo crea la gelosia della moglie; passano gli anni e la regina invecchiata, prova gelosia e invidia nei confronti della figlia, per la giovinezza e la bellezza che ha, che incomincia a provare dei desideri di oppressione verso di lei.}} La seconda, la più popolare, è quella che un giorno una regina, intenta a cucire vicino ad una foresta sulla neve, si punge un dito e guardando il sangue su di essa, desidera di avere una figlia con i capelli scuri come l'ebano, la pelle bianca come la neve e le labbra rosse come il sangue; dopo qualche tempo riceve in dono una figlia, a cui da il nome Biancaneve, ma muore nel darla alla luce e il padre, per il bene della figlia si risposa per poterle dare una figura materna. Ma la storia racconta della seconda moglie del re, una bellissima donna che possedeva uno specchio magico, che, invidiosa della bellezza della giovane figliastra Biancaneve, incarica un cacciatore di portare la ragazza nel bosco, ucciderla e riportarle i [[polmoni]] e il [[fegato]] (il [[cuore]] in alcune versioni) come prova della conclusione del suo compito. Il cacciatore, però, impietosito dell'implorare della fanciulla e dalla sua bellezza, decide di lasciarla nel bosco e di uccidere un [[cinghiale]], portando alla regina gli organi di questo [[animale]], convinto che comunque Biancaneve verrà uccisa da qualche belva feroce. La regina, dopo aver ricevuto il fegato ed i polmoni, li mangia, convinta che siano quelli della figliastra.
La piccola Biancaneve, dopo aver vagato per un po' nel bosco, si imbatte in una casa costruita proprio nel cuore della foresta e nella quale abitano [[sette]] nani-minatori, che lavorano in una vicina [[miniera]] per guadagnarsi da vivere. La casa è vuota e Biancaneve, affamata e stanca, si nutre con parte del cibo e del vino già preparato dai nani, prendendone un poco di ogni porzione, per poi addormentarsi nell'unico dei sette letti della sua misura. I nani, dopo un primo attimo di sgomento per l'intrusione, sono ben felici di ospitare la dolce Biancaneve, che in cambio li accudisce nelle faccende domestiche.
La vita scorre tranquilla fino a che la regina cattiva, grazie allo specchio fatato, scopre che la ragazza è viva e in salute.