Alluvione del Veneto del 2010: differenze tra le versioni

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===Vicenza===
Il 30% della città viene invaso dall'acqua di [[Bacchiglione]] e [[Retrone]]. Il Bacchiglione esonda nelle prime ore del mattino del [[1 novembre]] colpendo la zona della chiesa dell'AraceliArcaceli vecchia e di viale Rumor con il vicino [[Parco Querini]] trasformato in acquitrino. La sede provinciale della Croce Rossa e dell'Unicef site in contrà Torretti vengono evaquate. Alle 7.30 il fiume esce anche a ponte degli Angeli bloccando l'accesso nord ed est al centro storico. Viene risparmiato il [[Teatro Olimpico]] grazie all'attivazione di 3 idrovore (aggiuntesi alla due sempre presenti nella celebre struttura palladiana). Vengono invase dall'acqua contrà San Pietro, corso Padova, via IV novembre le contrà lungofiume delle zone San Biagio/San Marco e la zona dello [[Stadio Menti]]. Il Bacchiglione esce anche nel ponte di viale Diaz bloccando il traffico su una delle principali arterie della circonvallazione esterna ed allagando il quartiere di San Paolo (palasport, piscine, campo di atletica)e dei Carmini con la parte nord di corso Fogazzaro. Anche la zona di Santa Bertilla (dogana e mercato ortofrutticolo) viene allagata così come la zona di viale Trento. Nel pomeriggio il Retrone esce invece nel quartiere S.Agostino e tutti i residenti dei piani terra del quartiere Debba vengono fatti evaquare. Il traffico in città è paralizzato: l'[[autostrada A4]] viene chiusa così come la [[Tangenziale Sud]] e tutte le linee ferroviarie che partono o passano per la città. Tutte le linee autobus della mobilità urbana di [[AIM]] subiscono variazioni ed alcune linee vengono soppresse per l'impossibilità di trasitare per le vie cittadine. 21 cabine elettriche vanno sott'acqua, lasciando senza energia oltre 3.000 utenze.<br>
Il giorno successivo [[Guido Bertolaso]] dichiara lo stato di crisi e fa giungere a Vicenza l'esercito. Alla sua visità seguirà quella di [[Silvio Berlusconi]] e [[Umberto Bossi]] ([[9 novembre]]) e quella del Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]] ([[11 novembre]]) che giunge su esplicito invito del sindaco.