<nowiki>{{P|eccessivamente apologetica|biografie|novembre 2010}}</nowiki>
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{{F|argomento=cattolicesimo|data=novembre 2008}}</nowiki>
Tornato a [[Cesena]], il [[sacerdote]] (detto in [[dialetto romagnolo]] ''Don Baroni'') trovò una popolazione prostrata dalla guerra, dalla miseria e dalle epidemie <ref>{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Don Baronio, uomo di Dio e della carità|città=Cesena|anno=2002|pagine=pagg.4 e 5}}</ref>.
In questo periodo Don Carlo si laureò in [[lettere]] presso l'[[università La Sapienza]] di [[Roma]] nel [[1919]], in [[scienze sociali]] a [[Bologna]] nel [[1923]] ed in [[filosofia]] a [[Bergamo]], sempre nel [[1923]] <ref>{{cita libro|cognomecuratore=Alfredo Calbucci|nome=Alfredo|titolo=Il canonico Baronio: detti e aneddoti; lettere di un ex-allievo|città=Cesena|anno=2006|pagine=pag.207}}</ref>.
Nel [[1920]] il [[vescovo]] monsignor Fabio Berdini lo nominò ''[[canonico]] della [[cattedrale]] di Cesena''<ref>{{cita libro|cognomecuratore=Alfredo Calbucci|nome=Alfredo|titolo=Il canonico Baronio: detti e aneddoti; lettere di un ex-allievo|città=Cesena|anno=2006|pagine=pag.207}}</ref>. Da questo momento il sacerdote cesenate comincia a svolgere una serie di attività pastorali e caritative, fra le quali l'insegnamento delle lettere e del [[Lingua francese|francese]] presso il seminario di [[Cesena]] <ref>{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Don Baronio, uomo di Dio e della carità|città=Cesena|anno=2002|pagine=pag.5}}</ref>. Nel [[1924]] divenne anche direttore de ''"Il Risveglio"'', un settimanale cattolico.
Seguendo l'esempio dell'opera di don [[Giovanni Bosco]] a [[Torino]], don Carlo comincia ad avere a cuore lam cosiddetta ''infanzia abbandonata''.
A partire dal [[1925]] costituisce un comitato e fonda un giornale, ''"Su le vie del Bene"'' (dal [[1959]] ''"Il Nuovo Risveglio"'') al fine di raccogliere i fondi destinati ad un istituto che raccogliesse i bambini poveri <ref>{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Don Baronio, uomo di Dio e della carità|città=Cesena|anno=2002|pagine=pagg.6 e 7}}</ref>.
===L'età matura: la fondazione degli istituti===
[[File:Padre guglielmo gattiani e don baronio totale.PNG||thumb|1948-1949: Padre Guglielmo e don Baronio posano col Vescovo Gili e con i francescani davanti al Convento dei Cappuccini di Cesena]]
L'istituto voluto da Don Baronio naque nel [[1926]] col nome di ''Istituto "Figli del Popolo"''. Aveva sede a Cesena, poco fuori le mura del Centro Storico, in subborgo Valzania, nel territorio della [[parrocchia]] di [[San Pietro Apostolo]]<ref>{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Don Baronio|città=Cesena|anno=1987|capitolo=L'Istituto 'Figli del Popolo' (1926- 1951)"|pagine=pagg.51 e 52}}</ref>.
A guerra terminata, nel [[1946]], riprese la sua attività di fondazione di istituti per indigenti aprendo un collegio a [[Roncofreddo]] per bambine povere (istituto che successivamente venne trasferito a [[Lizzano (Cesena)|Lizzano di Cesena]]). Altri istituti vennero fondati a [[Faenza]] nel [[1946]], a [[Savignano sul Rubicone]] nel [[1951]] ed a [[Longiano]] nel [[1966]].
L'impegno di don Baronio si estese anche al di fuori del cesenate, raggiungendo, nel [[1958]], il comune di [[Colledara]], in [[Abruzzo]], dove ebbe modo di fondare un collegio maschile e di aiutare bambine in difficoltà.<ref>{{cita libro|cognomecuratore=Alfredo Calbucci|nome=Alfredo|titolo=Il canonico Baronio: detti e aneddoti; lettere di un ex-allievo|città=Cesena|anno=2006|pagine=pag.207}}</ref>.
Don Carlo cercava di prendersi cura di tutte le fasce d'età, dai bambini agli anziani: per i primi creò, a [[San Vittore di Cesena]], un ''asilo per l'infanzia'' che si reggevano sulla [[Provvidenza]], ossia su offerte dei benefattori, mentre per i secondi fondò il ''Ricovero di Sant'Anna'' in alcune stanze sopra la tipografia dell' Istituto Figli del Popolo.
In questo periodo Don Baronio donò tutti i suoi beni all'opera la quale divenne, nel [[1964]] ''[[Ente morale]] della Fondazione Istituto "Figli del Popolo"''. Anche la sede venne cambiò, trasferendosi in via Mulini in un nuovo stabile costruito grazie alle disposizioni testamentarie del benefattore Cesare Martini<ref>{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Don Baronio, uomo di Dio e della carità|città=Cesena|anno=2002|pagine=pag.14}}</ref>. L'istituto esiste tuttora in quella sede, col nome ''Fondazione Opera Don Baronio'', e si occupa di anziani soli ed ammalati.
L'impegno per il prossimo lo portava addirittura a trascurare sè stesso, fatto che comportava il suo aspetto trasandato, oggetto di rimprovero dai suoi confratelli [[Presbitero|presbiteri]], che al contrario di lui erano soliti curare bene le apparenze. Non era un predicatore tradizionale: la sua voce era sommessa, fuggiva gli intellettualismi, parlava con immagini semplici, senza i mezzi utilizzati usualmente dagli oratori, ma ugualmente poteva colpire per la semplicità del gergo e la vivacità degli aneddoti dei [[Santo|santi]] che introduceva. Tra i suoi temi preferiti vi erano i [[Novissimi]], la [[Confessione]], la [[Comunione]] e le opere di [[misericordia]]. <ref>{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Il Canonico Carlo Baronio e la sua opera|anno=1976|pagine=pag.128}}</ref>
La sua opera caritatevole gli permise di ottenere anche un certo rispetto negli ambienti [[Anticlericalismo|anticlericali]], anche se nel [[1948]] subì un'aggressione da parte di una ragazza. L'accaduto suscitò la riprovazione generale, ma il sacerdote perdonò subito l'autrice del fatto, anche sulle pagine di uno dei suoi giornali<ref>{{cita libro|curatore=Alfredo Calbucci|titolo=Il canonico Baronio: detti e aneddoti; lettere di un ex-allievo|città=Cesena|anno=2006|pagine=pag.125}}</ref>
Morì nel [[1974]], e all'interno del suo [[testamento]] lasciò la volontà di completare l'Opera da lui iniziata con una nuova ala destinata ai sacerdoti e religiosi anziani della [[diocesi]] e delle zone circostanti, cosicché già nel [[1975]] i primi anziani vennero accolti nella nuova struttura. L'Opera Don Baronio continua ancora oggi.
==Il processo di Beatificazione==
Tra le numerose attività di caritativa che il presbitero romagnolo cercò di portare avanti si ricordano le visite ai '''carcerati''' della Rocca Malatestiana, e le elemosine fatte ai bisognosi nel suo "ufficio" di via Roverella <ref> D. Pieri, 2002, pagg. 21 - 22 . </ref>, nonché la premura per gli ammalati. Come confessore era cercato e stimato (anche per i "casi difficili"), e considerato benevolo, come scrisse il Vescovo Gianfranceschi <ref> D. pieri, 2002, pag. 23 . </ref>. Risulta aver fondato '''un'associazione per l'adorazione notturna''' ([[1923]]), e nel [[1952]] - tornato con Padre Guglielmo Gattiani da una visita a [[Padre Pio da Pietrelcina]] - '''un gruppo di preghiera mensile''' presso le suore cappuccine <ref> Pieri, 2002, pag. 29 . </ref>.
[[File:Padre guglielmo gattiani e don baronio particolare.PNG|thumb|rignt|Padre Guglielmo Gattiani e Don Baronio]]
Nella [[Cattedrale]] di [[Cesena]], l'[[8 novembre]] [[1997]], si aprì il processo diocesano per il [[Servo di Dio]] don Carlo Baronio, processo conclusosi il [[23 novembre]] del [[2002]]. Postulatore fu il [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|padre cappuccino]] Paolino Rossi, mentre il vice-postulatore fu monsignor [[Bruno Benini]].
Il suo aspetto era piuttosto trasandato, e questo gli veniva rimproverato dai suoi confratelli presbiteri <ref> cfr. C. Bastelli, Don Carlo Baronio, 2004. </ref>. Non era poi un predicatore tradizionale: la sua voce era sommessa, fuggiva gli intellettualismi, parlava con immagini semplici, senza i mezzi utilizzati usualmente dagli oratori. Ma ugualmente poteva colpire per la semplicità del gergo e la vivacità degli aneddoti dei santi che introduceva. Tra i suoi temi preferiti vi erano i Novissimi (Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso), la Confessione, la Comunione e le opere di misericordia. <ref> Dino Pieri, il Canonico Carlo Baronio e la sua opera, 1976, pag. 128. </ref>
Gli anticlericali cesenati sembravano rispettarlo per la sua missione popolare: ma le cronache raccontano che una ragazza (dopo l'attentato a [[Togliatti]]) lo aggredì nel [[1948]] presso il Ponte Vecchio di [[Cesena]] (precisamente su per la salita di san Rocco, in via [[Aurelio Saffi]]), suscitando la riprovazione generale. Gesto che il sacerdote perdonò subito, anche dalle pagine di uno dei suoi giornali ("Su le vie del Bene", luglio [[1948]]) <ref> in Calbucci, 2006, pag. 125 . </ref>.
Curò '''la pastorale''' in zone di confine della Parrocchia di San Pietro (allora immensa), che in seguito sarebbero divenute parrocchie autonome (Ponte Pietra, Sant'Egidio), diceva una S.Messa il mattino presto della Domenica per gli operai della '''ditta Arrigoni''', recandosi spesso dentro la fabbrica (a quei tempi una delle maggiori a [[Cesena]]) e cercò una mediazione in una difficile situazione sindacale andando a [[Roma]], per evitare cospicui licenziamenti collettivi <ref> cfr. Bastelli, 2004 e D. Pieri, 2002 pagg. 20 - 21 . </ref>.
Morì nel [[1974]], e all'interno del suo testamento lasciò scritta la volontà di completare l'Opera da lui iniziata con una nuova ala destinata ai sacerdoti e religiosi anziani della diocesi e delle zone circostanti, cosicché '''già nel [[1975]] i primi anziani vennero accolti nella nuova struttura'''. L'Opera Don Baronio continua ancora oggi.
==Il processo di Beatificazione==
Nella [[Cattedrale]] di [[Cesena]], l'[[8 novembre]] [[1997]], si é aperto il processo diocesano per il [[Servo di Dio]] don Carlo Baronio.
Il processo diocesano si é poi concluso il [[23 novembre]] del [[2002]]. Il postulatore é il padre cappuccino Paolino Rossi (o.f.m.), mentre il vice-postulatore é mons. Bruno Benini.
È attualmente in corso il processo per la causa di [[beatificazione]] di don Baronio, presso la [[Congregazione per le Cause dei Santi]].
[[File:Padre guglielmo gattiani e don baronio particolare.PNG|Padre guglielmo gattiani e don baronio particolare]]
Queste le parole del vice-postulatore mons. Benini, in occasione dell'inizio del processo diocesano di beatificazione e canonizzazione di padre Guglielomo Gattiani ([[Cattedrale]] di [[Cesena]], [[4 novembre]] [[2006]]):
''In questa Cattedrale,l'[[8 novembre]] [[1997]], si apriva il Processo diocesano per il [[Servo di Dio]] don Carlo Baronio. L'odierna ricorrenza, ugualmente festosa, ci fa rivivere l'altra.''
''Oggi del venerato ed indimenticato Canonico ricorre l'onomastico, che era occasione per tanti di salutarlo e di riverirlo. Lo facciamo oggi noi ancora festeggiandolo con Padre Guglielmo e gli altri nostri candidati alla santità della nostra diocesi: Angelina Pirini, don Quintino Sicuro, Madre Teresa Lega e con tutti gli altri numerosi Servi di Dio delle diocesi della Romagna.''
''Nel processo diocesano per don Baronio vi fu, tra i testimoni, anche Padre Guglielmo. Sulle sue deposizioni vi è, giuridicamente, il segreto, ma anche chi non ne ha avuto conoscenza non si sbaglia ad immaginare quello che Padre Guglielmo ha detto della santità di don Baronio.''
''Conoscendo l'uno ... si conosce anche l'altro perché quasi coetanei, amici, entrambi santi e santi francescani, come Padre Guglielmo definì nella deposizione don Carlo Baronio.''
''E non è fuori luogo ricordare che dei venti collegi per ragazzi poveri che don Baronio fondò per tutta la Romagna, dopo quello di Cesena il più grande e numeroso, e forse il più organizzato, fu quello di Faenza.''
''Così nel nome di don Baronio e di padre Guglielmo più Chiese della nostra regione hanno motivo di sentirsi sorelle, a motivo della testimonianza e del lavoro degli stessi "santi".''
[http://www.padreguglielmocesena.com/beatificazione/inizio%20processo/benini%20bruno.htm dal sito web di Padre Guglielmo]
==Il metodo educativo di don Baronio==
Si basa sul metodo educativo preventivo di san Giovanni Bosco <ref>{{cita v.libro|cognome=Bazzani|nome=Attilio|titolo=Il A.metodo Bazzani,educativo 2000,di don Baronio|anno=2000|pagine=pag. 59 : "|citazione=Nello Statuto del 1931, all'art. 7, si ribadisce: 'Il sistema di educazione che si adotterà dev'essere senz'altro il sistema educativo del Beato don Bosco, cioé il sistema preventivo che assicura in modo tangibile il buon successo dell'educazione'. }}</ref>, che era protettore dell'Istituto di subborgo Valzania.
Don Carlo Baronio, in continuità ideale con il fondatore dei Salesiani, metterà in pratica con i ragazzi un metodo che si puo' scandire in cinque punti<ref>{{cita libro|cognome=Bazzani|nome=Attilio|titolo=Il metodo educativo di don Baronio|anno=2000|pagine=pagg.67-71}}</ref>:
Scrive il maestro Bazzani a proposito dell'educatore torinese, beatificato nel 1929 e canonizzato nel 1934: " Il segreto di tanto successo in campo educativo e assistenziale, lo indica don Bosco stesso nel suo volumetto dal titolo 'Il sistema preventivo nell'educazione della gioventù', che si fonda su tre elementi: 'la ragione, la religione, l'amorevolezza'. Il sistema 'esclude ogni castigo violento e cerca di tenere lontano anche i castigi leggeri'. Al ragazzo bisogna parlare sempre con il linguaggio del cuore. Egli deve sentirsi amato anche quando sbaglia per potersi correggere e darsi forza. Va circondato altresì da un'atmosfera di serenità e di gioia....In un'epoca in cui si praticavano la costrizione morale e la punizione corporale..." <ref> A. Bazzani, 2000, pag. 60 . </ref>
# la conoscenza del bambino;
# il buon rapporto affettivo;
Don Carlo Baronio, in continuità ideale con il fondatore dei Salesiani, metterà in pratica con i ragazzi un metodo che si puo' scandire in cinque punti: 1) La conoscenza del bambino; 2) Il buon rapporto affettivo; 3) La flessibilità dell'atto educativo; 4) La limitazione dell'autorità; 5) La partecipazione e la condivisione. <ref> idem pagg. 67 - 71 .</ref>
# la flessibilità dell'atto educativo;
# la limitazione dell'autorità;
# la partecipazione e la condivisione.
Il sistema si sviluppava per mezzo di e durante attività concrete quali:<ref>{{cita a)libro|cognome=Bazzani|nome=Attilio|titolo=Il Lavorimetodo manualieducativo edi belledon arti; b) Ginnastica e sport; c) Gioco e divertimento; d) Passeggiate; e) Teatro e recitazione; f) Dialogo e conversazione; g) Preghiera e silenzioBaronio|anno=2000|pagine=pag. <ref> idem pagg. 71 - 74 . }}</ref>:
# lavori manuali e belle arti;
# ginnastica e sport;
# gioco e divertimento;
# passeggiate;
# teatro e recitazione;
# dialogo e conversazione;
# preghiera e silenzio.
Grazie al suo metodo ed al suo stesso carattere, grande era l'affetto che i suoi allievi provavano nei suoi confronti<ref>{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Don Baronio, uomo di Dio e della carità|città=Cesena|anno=2002|pagine=pag.8}}</ref>
Gli ex allievi descrivono l'atteggiamento del sacerdote cesenate con espressioni come queste: "voce amorevole e paterna", "mano paterna", "mi voleva bene", e lui parla della sua opera educativa con queste parole: " figliuolini", "padre di famiglia", "l'affetto che si vuole a questi bambini". <ref> Dino Pieri, 2002, pag. 8 .</ref>
Si può dire che il Canonico era piuttosto autonomo nella gestione delle case e faticava, per la sua forte personalità, ad accettare i suggerimenti dei collaboratori che si avvicendarono a fianco a lui. Quindi la carenza di assistenti preparati fu sempre un problema organizzativo e don Baronio si sobbarcava quasi tutte le incombenze. <ref> cfr. Dino Pieri, 2002, pagg. 8 - 9 . </ref> Nonostante questo limite riuscì a sfamare e a crescere centinaia di giovani disagiati.
==La sua attività di giornalista cattolico==
Don Baronio diresse (e scrisse in notevole parte) due periodici diocesani: "''Il Risveglio"'' e "''Su le Vie del bene"'', cercando di produrre pagine di "buona stampa" (cattolica)" con intenti dottrinali e morali, come il [[Beato]] don [[Giacomo Alberione]].
Il Canonico dalle colonne dei giornali chiedeva sovente aiuto ai beneffattori di ogni ceto, facendo notare come secondo il Cristianesimo quando si dà si riceverà il centuplo <ref>''[[Vangelo v.secondo Marco]]''. 10, 29 - 30 . </ref>.
Al ''"Risveglio"'' collaborarono anche penne autorevoli, coadiuvate dalle notevoli conoscenze di Don Baronio, che scriveva quasi autonomamente i testi pubblicati da ''"Su le vie del Bene"''. Utilizzava uno stile semplice e colloquiale, che inframmezzava con citazioni in [[Lingua latina|latino]] di [[Sant'Agostino]] e [[San Tommaso]], o di autori classici
Dal 1924 al 1946 fu direttore de "Il Risveglio". Dal 1926 diresse anche "Su le vie del Bene" che nel 1959 si trasformò in "Il Nuovo Risveglio".
A volte vi comparivano però anche citazioni in latino di S. Agostino e S. Tommaso, o di altri autori classici, forse per dare autorevolezza a un'idea, che mostravano il suo amore per l'erudizione <ref>{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Don Baronio, uomo di Dio e della carità|città=Cesena|anno=2002|pagine=pagg.24-26}}</ref>.
Al "Risveglio" collaborarono anche penne autorevoli, gli argomenti spaziavano e don Baronio (che aveva tre lauree) mostrava ampie competenze ma espresse in modo semplice.
"Su le vie del Bene" era quasi del tutto scritto da lui, in tono colloquiale.
==L'Associazione Don Carlo Baronio==
A volte vi comparivano però anche citazioni in latino di S. Agostino e S. Tommaso, o di altri autori classici, forse per dare autorevolezza a un'idea, che mostravano il suo amore per l'erudizione <ref> Pieri, 2002, pagg. 24 - 26 . </ref>.
Il giorno 8 Aprile [[1997]], venne costituita a [[Cesena]] l' ''Associazione "Don Carlo Baronio"''. Questa é composta da ex-allievi del Canonico, estimatori, benefattori, amici e devoti. La sua sede é presso l'Opera attuale, a Cesena, in via Mulini.
==Detti del Canonico Carlo Baronio <ref> v. A. Calbucci, 2006 </ref>==
* ''La banca della divina Provvidenza non ha mai conosciuto che cosa sia il fallimento.''
* ''Il Signore é stato buono. Ha fatto come un insegnante che vi avvertisse sull'argomento dell'esame, perciò preparatevi bene sulle opere di misericordia.''
* ''Gesù ama l'uomo sino ad essergli totalmente soggetto: discende dal cielo alla voce di un sacerdote; esce da tabernacolo ogni volta che lo desiderano i fedeli; va a visitare i suoi figli sul loro letto di dolore. La gloria dell'amore é di amare sempre, di darsi, di sacrificarsi.''
* ''La carità ci spalanca le porte del Paradiso; la carità ci libera da molti mali; la carità copre una moltitudine di peccati.''
* ''L'umiltà é la madre della fiducia perché vedendo che siamo privi di ogni bene, di ogni virtù, di ogni potenza e capacità di servire Dio e che siamo un vero inferno pieno di ogni sorta di male e d'orrore, ci sentiamo obbligati ad appoggiarci a Gesù.''
* ''Noi dobbiamo pregare di più e pregare con più fervore e fede. La preghiera é quella chiave tutta speciale che ci apre i tesori della divina munificenza.''
* ''Il prossimo non si sceglie perché sarebbe troppo comodo e uno sceglierebbe tra i sani, i ricchi e i belli. Il prossimo é invece il figlio di genitori ignoti, il figlio orfano, lo stolto, il peccatore.''
* ''Nel Vangelo non c'é scritto che, prima di fare la carità al mio Prossimo, io lo debba processare.''
* '' Finché avevo ancora un pezzo di casa assieme ai miei familiari pareva che la Provvidenza rallentasse l'opera sua; ma quando ho dato tutto quello che avevo, riducendomi alla povertà, oh allora la Provvidenza ha sempre largheggiato!''
* '' "Signor Canonico, perché va sempre a piedi?". Mi confidò:" Il santo curato d'Ars accolse con gioia l'incarico di celebrare la Messa alla domenica in un paesetto assai distante da Ars. Andando e ritornando a piedi aveva tanto tempo per pregare." (don Moretti, Fioretti di Don Baronio).''
==Aneddoti sul Canonico Carlo Baronio==
* ''La Provvidenza.'' All'Istituto di Savignano la tavola era apparecchiata [...] Il Canonico e i bambini attendono ma dalla cucina arriva la voce dell'Anna che esclama:"Come facciamo? Non abbiamo nulla!". "La Provvidenza arriverà; non temere." [disse don Baronio]. Sull'istante due donne con paiolo fumante, e cibi e bottiglie di vino e un cesto di ciliegie.''(da: don Armando Moretti, Fioretti di don Baronio)
* ''Paterna sollecitudine.'' Mangiavo vicino al Canonico. Un bambino rovesciò il piatto della minestra. Immediatamente don Baronio gli offrì il suo ancora intatto. Dalla cucina, al rumore del piatto rovesciato, giunse una voce:" Qualcuno oggi mangerà l'aria!". Mai dimenticherò il sorriso del Canonico. (idem)
* ''Le scarpe rotte.'' Tutte le mattine don Baronio veniva a trovare i familiari calzando sempre delle scarpe rotte. Ogni volta la sorella gliene dava un paio delle nuove ma il Canonico quando ritornava aveva ancora quelle rotte. Sua sorella insisteva perché tenesse le scarpe buone dovendo percorrere molta strada ma non c'era verso: don Baronio le dava a chi era scalzo. (don A. Moretti, Nuovi fioretti di don Baronio).
* ''Una guarigione.''..Don Baronio si recò a trovare un tubercolotico, padre di tre bambini. L'ammalato gli diede un'offerta..ma il Canonico la portò alla famiglia. La moglie del degente raccomandò a don Baronio: "Preghi il Signore che salvi mio marito per questi tre bambini". Il canonico promise:" Vi assicuro che pregherò. Suo marito guarirà." E l'ammalato tornò dal sanatorio..completamente guarito. (idem)
* ''Mons. Rino Bartolini'', parroco emerito di San Pietro a Cesena, che conobbe bene don Baronio e ne fu allievo é sicuro di aver ricevuto una grazia di guarigione per gravi problemi cardiaci dal servo di Dio e dalla Madonna del Carmelo (venerata nella sua ex parrocchia), come ha testimoniato nel libro di don Moretti "Fioretti di don Baronio", 1990.
* ''Mons. Guido Rossi'', parroco di San Vittore a Cesena, e assistente spirituale del Centro Addestramento Polizia Stradale, é convinto che don Baronio e la Madonna ( a cui il Vescovo Lanfranchi lo aveva affidato) lo abbiano guarito dai gravi problemi di salute intervenuti dopo un trapianto (fegato, cuore e polmoni). (Il Resto del Carlino, Cesena 21 ottobre 2008) [http://www.ilrestodelcarlino.it/cesena/2008/10/21/127028-parla_parroco_miracolato.shtml vedi articolo web de Il Resto del Carlino].
==L'Associazione "Don Carlo Baronio"==
Il giorno 8 Aprile [[1997]], venne costituita a [[Cesena]] (FC) l' Associazione "Don Carlo Baronio". Questa é composta da ex-allievi del Canonico, estimatori, benefattori, amici e devoti. La sua sede é presso l'Opera attuale, a Cesena, in via Mulini.
==La Fondazione Opera "Don Baronio"==
La [[Fondazione]] Opera Don Baronio gestisce un moderno Centro Residenziale Anziani, a carattere residenziale e semi-residenziale per anziani parzialmente o del tutto non autosufficienti. Comprende i servizi di: Centro diurno assistenziale, [[Casa di riposo]], Casa Protetta, R.S.A.. In più consta di un Residence di 31 appartamenti, privi di barriere architettoniche, per persone anziane autosufficientii che vogliano vivere con la tranquillità di poter contare sull'assistenza medica 24 ore su 24.
La [[Fondazione]], che ha sede a [[Cesena]] in via Mulini, pubblica e distribuisce, anche attualmente, il periodico (già diretto dal servo di Dio) "Su le vie del Bene".
==Il Monumento==
A [[Cesena]], nella via ache luiporta dedicata (via Don Baronio, in zona Porta Santi, a pochi passi dal luogo ove sorgeva la prima sede delil suo Istituto),nome è stato eretto anche un monumento inalla suosua onore.memoria, Raffiguraad il Canonico (altezza 200 cm) che guarda amorevolmente alcuni dei suoi bambini che lo circondano. L'opera é del maestro cesenate Leonardo Lucchi<ref>{{cita [web|url=http://www.leonardolucchi.com/Opere/elenco_opere.asp?posizione=7&id_lingua=1&id_opera=240&id_categoria=5 vedi foto del monumento nel sito internet|titolo=Sito dell'artista] Lucchi|accesso=03-12-2010}}</ref>.
==Curiosità==
# Don Carlo Cesare Baronio era, oltre che sacerdote diocesano, un terziario francescano.
# Don Baronio era amico del [[Servo di Dio]] padre Guglielmo Gattiani, i santi infatti in vita si cercano, per poi...riabbracciarsi in Paradiso. Di più: Padre Guglielmo era stato spesso confessore del "signor [[Canonico]]" che saliva presso di lui sul Colle dei Cappuccini. I due religiosi affrontarono un pellegrinaggio da [[Padre Pio da Pietrelcina]], a [[San Giovanni Rotondo]], il [[9 marzo]] del [[1952]]. "L’idea del viaggio era di don Baronio, padre Guglielmo si era accodato, con il rischio di essere ripreso gravemente dai superiori perché era vietato ai frati di andare da padre Pio. La scappatoia che dovette adottare fu probabilmente quella di un pellegrinaggio a [[Monte Sant’Angelo]]; poi, una volta là, avrebbe compiuto l’infrazione di andare da padre Pio. Don Carlo Baronio, con il suo prestigio, era di garanzia: era un uomo di cultura e di profonda pietà." ''(dal libro di Padre Paolo Berti, "Alla scoperta di Padre Guglielmo Gattiani)''. Una foto li ritrae insieme: era il [[1948]]-[[1949]] ed essi posano con i membri del Terz'Ordine Francescano (oggi [[Ordine Francescano Secolare]]) davanti al Convento dei Cappuccini di Cesena, insieme al Vescovo mons.Vincenzo Gili. Padre Guglielmo testimoniò al processo diocesano di beatificazione di don Baronio, definendolo "un santo francescano".
[[File:Padre guglielmo gattiani e don baronio totale.PNG|Padre guglielmo gattiani e don baronio totale]]
# Nella storia dei santi della Chiesa Cattolica c'é un quasi-omonimo del nostro Canonico. E' il cardinale [[Cesare Baronio]] (non si chiama anche Carlo però, mentre il sacerdote cesenate di cui parliamo si chiama Cesare Carlo). Il card. Baronio é nato a [[Sora]], [[Frosinone]] il [[30 ottobre]] [[1538]] ed é morto a [[Roma]] il [[30 giugno]] [[1607]]. E'stato uno storico della Chiesa ed é attualmente [[Venerabile]]. [http://www.santiebeati.it/Detailed/92843.html vedi pagina web sul Venerabile Cesare Baronio].
==Note==
{{references|2}}
==Bibliografia e Filmografia==
*{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Il canonico Carlo Baronio e la sua opera|città=Cesena|anno=1976|editore=Stilia}}
*{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Don Baronio|città=Cesena|anno=1987|editore=Stilgraf}}
* DINO PIERI, ''Il canonico Carlo Baronio e la sua opera'', Cesena, Stilia, 1976.
*{{cita DINOlibro|cognome=Moretti|nome=Don PIERI,Armando|titolo=Fioretti ''Dondi don Baronio'', |città=Cesena, |anno=1992|editore=Stilgraf, 1987.}}
*{{cita DONlibro|cognome=Moretti|nome=Don ARMANDOArmando|titolo=Nuovi MORETTI, ''Fiorettifioretti di don Baronio'', |città=Cesena, |anno=1994|editore=Stilgraf, 1992.}}
*{{cita libro|cognome=Moretti|nome=Don Armando|titolo=Don Carlo Baronio folgorato dal Vangelo|città=Cesena|anno=1994|editore=Stilgraf}}
* DON ARMANDO MORETTI, ''Nuovi fioretti di don Baronio'', Cesena, Stilgraf, 1994.
*{{cita libro|cognome=Baronio|nome=Don Cesare Carlo|curatore=Attilio Bazzani|titolo=Gli scritti di don Baronio. Documenti, luoghi e tempi della preghiera e della carità|città=Cesena|anno=1996|editore=Stilgraf}}
* DON ARMANDO MORETTI, ''Don Carlo Baronio folgorato dal Vangelo'', Cesena, Stilgraf, 1994.
*{{cita libro|cognome=Errani|nome=Paola|curatore=Marino Mengozzi|titolo=Storia della Chiesa di Cesena|capitolo=Don Carlo Baronio|città=Cesena|anno=1998|editore=Stilgraf}}
* ATTILIO BAZZANI (a cura di), ''Gli scritti di don Baronio. Documenti, luoghi e tempi della preghiera e della carità'', Cesena, Stilgraf, 1996.
*{{cita libro|cognome=Bazzani|nome=Attilio|titolo=Il metodo educativo di don Baronio|città=Cesena|anno=2000|editore=Stilgraf}}
* PAOLA ERRANI, ''Don Carlo Baronio'', in ''Storia della Chiesa di Cesena'', a cura di Marino Mengozzi, Cesena, Stilgraf, 1998, vol.I/2, pp. 429-442.
*{{cita libro|curatore=Alfredo Calbucci|titolo=Il canonico Baronio. Detti e Aneddotti. Lettere di un ex allievo|città=Cesena|anno=2006|editore=Litografia Brighi e Venturi}}
* ATTILIO BAZZANI, ''Il metodo educativo di don Baronio'', Cesena, Stilgraf, 2000.
*{{cita libro|cognome=Pieri|nome=Dino|titolo=Don Baronio, uomo di Dio e della Carità|città=Cesena|anno=2002|editore=Stilgraf}}
* PADRE PAOLO BERTI, ''Alla scoperta di Padre Guglielmo Gattiani'', Curia Prov.le Cappuccini di Bologna, 2001 (cap. 4°, paragrafo 2°).
===Filmografia===
* DINO PIERI, ''Don Baronio, uomo di Dio e della Carità'', Cesena, Stilgraf, 2002.
*{{cita CESARE BASTELLI, ''libro|cognome=Bastelli|nome=Cesare|titolo=Don Baronio, un apostolo di carità a Cesena'', film documentario in VHS, Cesena, Assoc. e Fondaz. don Baronio, nel 30° della morte: 7 febbraio 2004.}}
* ALFREDO CALBUCCI (a cura di), ''Il canonico Baronio. Detti e Aneddotti. Lettere di un ex allievo'', Cesena, Litografia Brighi e Venturi, 2006.
==Voci correlate==
* [[Cesena]]
* [[Padre Pio da Pietrelcina]]
==Collegamenti esterni==
* [http://www.operadonbaronio.org/index.htm Fondazione Opera Don Baronio]
* [http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/s2magazine/index1.jsp?idPagina=21911 Cause di Beatificazione Diocesi di Cesena-Sarsina]
* [http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/s2magazine/index1.jsp?idPagina=5969 Diocesi di Cesena-Sarsina]
* [http://www.padreguglielmocesena.com/home.htm Padre Guglielmo Gattiani]
* [http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/csaints/index_it.htm Congregazione per le Cause dei Santi]
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