Lingue d'Italia: differenze tra le versioni
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Nella [[Italia|Repubblica Italiana]] la lingua ufficiale è l'[[lingua italiana|italiano]],
sebbene non esista un articolo nella [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]] che lo imponga esplicitamente, ma il panorama linguistico è molto vario.
Nel territorio odierno della Repubblica Italiana si parlano non solo [[lingue romanze]],
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quelli che non l'hanno.
Per il primo gruppo, in [[Valle d'Aosta]] e nel [[Piemonte]] nordoccidentale si parla l'[[arpitano]] (o "francoprovenzale"), idioma con caratteristiche intermedie tra il francese e l'occitano.
Sempre in Piemonte, ma più a sud si parla lo stesso occitano (variante [[provenzale]]). Isole linguistiche occitane si trovano anche in [[Puglia]] (Capitanata).▼
Ad [[Alghero]], in [[Sardegna]], è ancora in uso il [[lingua catalana|catalano]] portato dagli aragonesi secoli fa.▼
▲Sempre in Piemonte, ma più a sud si parla lo stesso occitano (variante [[provenzale]]). Isole linguistiche occitane si trovano anche in Puglia (Capitanata).
▲Ad Alghero, in [[Sardegna]], è ancora in uso il [[lingua catalana|catalano]] portato dagli aragonesi secoli fa.
Per quanto riguarda il secondo gruppo, in [[Trentino-Alto Adige]] e [[Veneto]], nell'area dolomitica,
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soprattutto ad opera del [[toscano]].
Ladino, friulano e sardo non hanno una lingua tetto importante fuori
dal territorio della Repubblica Italiana e per questo sono stati spesso considerati dei semplici "[[dialetto|dialetti]]" dell'italiano,
nonostante le loro caratteristiche particolari.
Questo è un discorso che appartiene più alla politica e alla storia che non alla linguistica:
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Il gruppo '''veneto''' è da alcuni attribuito alo stesso gruppo del galloitalico ma dovrebbe invece esser tenuto distinto. Esso è generalmente meno innovativo rispetto ai dialetti gallo - italici: non ha l'indebolimento delle sillabe atone e anche le vocali finali reggono abbastanza bene, fuorché; dopo [[sonorante]]. Le varianti principali sono il [[veneto]] propriamente detto, che oggi è una [[coinè]] di base veneziana, il [[trentino]] che ha alcuni caratteri in comune con le parlate orobiche, e l'[[istrioto]], idioma parlato nelle zone di Rovigno e Pola. La caratteristica più vistosa è la struttura sillabica che non tollera [[geminate]] in nessuna posizione.
Secondo il Pellegrini le lingue gallo
I gruppi padano e veneto sono sempre più spesso asseganti al ramo [[galloromanzo]] delle lingue romanze. Questo è vero per certe caratteristiche indubitabilmente vicine a [[lingua francese|francese]], [[lingua arpitana|arpitano o franco - provenzale]] e [[lingua occitana|occitano]] (e probabilmente pure al [[lingua catalana|catalano]]), ma del resto non dobbiamo scordarci che essi hanno subito un pesante influsso da parte dell'italiano di base toscana, così che certe caratteristiche che forse erano presenti nei primi secoli dell'era romanza (plurali in /s/ e nessi /C + l/ intatti) sono oggi scomparse del tutto.
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I gruppi seguenti sono tutti attribuiti unanimamente al ramo [[italoromanzo]] e quindi hanno caratteristiche più o meno vicine all'italiano [[standard]].
Il gruppo '''tosco-romano''' è costituito dal Toscano, dal romano (il dialetto romano moderno risulta essere una variante della lingua toscana ed è molto diverso dall'antico dialetto di [[Roma]]) e dal [[corso]]. Il [[toscano]] è la base dell'italiano moderno, il [[corso]] propriamente detto (''corso di Cismonti'', molto vicino al toscano occidentale, dal quale si differenzia però per alcune forme lessicali e le finali in /u/), il [[romano]] comprende sia il romanesco che le parlate della [[Tuscia]]. Lungo il crinale appenninico tra la [[Toscana]] e l'[[Emilia]] (Sambuca Pistoiese, Fiumalbo, Garfagnana e altre località) le persone più anziane usano ancora delle parlate di transizione tra il sistema italo - romanzo e il sistema "gallo
Il '''gruppo centrale''' è quello di più difficile classificazione. Infatti le parlate si sono influenzate tra di loro in maniera considerevole e non lineare. Si distingono i seguenti idiomi o sottogruppi: [[umbro-marchigiano]] di difficile sistematizzazione perché completamente privo di [[coinè]] e il [[cicolano-aquilano-reatino]], con caratteristiche intermedie verso i dialetti del gruppo seguente.
I gruppi tosco
delle [[affricate mediopalatali]] e nelle zone meridionali i raddoppiamenti di /b dZ/ semplici intervocalici.
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Vedi anche:
* [[Lingua italiana]]
* [[
* [[Costituzione della Repubblica Italiana/Art.6]] - La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
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