Inchieste di Robbiano di Mediglia: differenze tra le versioni

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La contro-inchiesta delle Brigate Rosse: collegamenti impossibili da visualizzare o non funzionanti,inesistenti,falsi o inventati
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Nel 1992 il materiale venne distrutto a seguito di ordinanza emessa il 13 ottobre di quell’anno dalla Corte di Assise di Torino.
 
Un elenco completo dei reperti oggetto del sequestro avvenuto nel 1974 è restato agli atti del processo condotto a Torino contro i brigatisti del cosiddetto "gruppo storico" ([[Renato Curcio]], [[Alberto Franceschini]], [[Margherita Cagol]], [[Alfredo Buonavita]], [[Pietro Bertolazzi]] ed altri). La [[Commissione Stragi]] ne ha acquisito copia.<ref>[http://www.parlamento.it/bicam/terror/relazioni/rel5.htm#6 Relazione n. 5 sui documenti di Robbiano della Commissione Stragi]</ref>
 
===La conservazione e la possibile distruzione===
Il materiale sequestrato a [[Robbiano (Mediglia)|Robbiano]], dopo altri passaggi, fu depositato in data [[24 gennaio]] [[1980]] dal Nucleo operativo dei carabinieri (insieme a numerosi altri reperti provenienti da sequestri operati in altri covi brigatisti) presso l’Ufficio corpi di reato del Tribunale di Torino.
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Una parte dei plichi fu successivamente ritirata in data 15 marzo 1980 dal Nucleo Operativo dei carabinieri di Torino: ciò in base ad una ordinanza in pari data del G.I. [[Giancarlo Caselli]], il quale aderiva alla richiesta, avanzata da un altro magistrato, di visionare i reperti per necessità di indagine.
 
Dal carteggio acquisito dalla Commissione risulta chiaramente che i reperti in questione dovevano rimanere in custodia al Reparto Operativo "per il tempo necessario alla consultazione" da parte del giudice. I reperti non risultano però essere stati restituiti all’ufficio Corpi di reato del Tribunale, il quale custodisce attualmente solo un plico (il n. 22) contenente i reperti nn. 202, 203, 204 e 205, consistenti in 7 audiocassette C60 ed un nastro magnetico registrato.<ref>[http://www.parlamento.it/bicam/terror/relazioni/rel7.htm Relazione n. 7 sui documenti di Robbiano della Commissione Stragi]</ref>
 
Pare che il materiale sia scomparso nel 1992, forse erroneamente distrutto "per ordinaria gestione".
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Furono espresse perplessità sulla modalità della possibile distruzione. La distruzione non venne verbalizzata in modo specifico, quindi non fu accertata.
 
Furono espressi dubbi sul fatto che documenti così importanti della maggiore organizzazione terroristica italiana fossero conservati in una copia singola. <ref>[http://testo.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed760/bt01.htm Camera: seduta n. 760 del 12/07/2000 critiche e dubbi sui documenti scomparsi]</ref>
 
Fu criticato anche il fatto che i documenti non fossero stati messi a disposizione dei vari magistrati che si occupavano dei fatti interessati.
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Vi sono state interpellanze parlamentari di membri della Commissione Stragi, i quali, ritenendo che i documenti fossero indispensabili al lavoro della Commissione stessa e siano custoditi in "Archivi riservati", hanno chiesto al Governo che venissero messi a disposizione della Commissione.
 
Dalla relazione della Commissione stragi (seduta [[8 giugno]] 2000) si leggono i titoli di alcuni dei documenti delle BR trovati a Robbiano di Mediglia.<ref>[http://es.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed736/aurg05.htm Camera : seduta n. 736 del 8/06/2000 sui documenti scomparsi:domande] e [http://testo.camera.it/_dati/leg13/lavori/stenografici/sed736/s120.htm risposte]</ref> Non è noto se tali fascicoli siano stati messi a disposizione della Commissione da parte del Governo:
 
*un'intervista-interrogatorio su audiocassetta, a cui fu sottoposto, da parte di militanti o fiancheggiatori delle Brigate rosse, il professor Liliano Paolucci, cioè la persona che subito dopo la [[strage di Piazza Fontana]], in modo del tutto casuale, aveva raccolto le confidenze di Cornelio Rolandi, il principale teste a carico di [[Pietro Valpreda]];