Converbo: differenze tra le versioni
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Il termine ''converbo'' venne coniato per il [[lingua mongola|mongolo]] da Ramstedt (1903) e fino ad ora veniva in massima parte usato dagli specialisti delle lingue [[lingua mongola|mongola]] e [[lingua turca|turca]] per descrivere i verbi indefiniti che potrebbero essere utilizzati per la [[coordinazione]] o subordinazione. Nedjalkov & Nedjalkov (1987) adottarono per la prima volta il termine per l'uso [[tipologia linguistica|tipologico]] generale, seguiti da Haspelmath & König (1995).
Un converbo dipende sintatticamente da un'altra forma verbale, ma non è il suo [[argomento (linguistica)|argomento]]. Può essere un [[complemento circostanziale|elemento aggiuntivo]], cioè un [[complemento avverbiale|avverbiale]], ma non può essere né l'unico [[predicato]] di una frase semplice né l'argomento proposizionale (cioè non può dipendere da predicati come "ordinare" ecc.) (Nedjalkov 1995: 97).
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Esaminiamo un esempio dal mongolo khalkha:
:''hün '''inee-ž ehel-megc''' zürh anh-and-aa hüčtej '''cohil-ž''' aažmaar cohilt-yn hem neg hev-end or-dog baj-na.''
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:“Non appena un essere umano incomincia a ridere, all'inizio il suo cuore batte forte e lentamente il ritmo del battito assume un'unica forma (continua).”
In questa frase, il converbo ''-megc'' denota che non appena la prima azione è stata incominciata/completata, incomincia la seconda azione. Così, la frase subordinata si può intendere come un avverbiale temporale. Non c'è alcun contesto in cui la struttura dell'argomento di un altro verbo o costruzione richiederebbe che appaia ''-megc'' e non c'è alcun modo (eccetto eventualmente il caso di un ripensamento) in cui una proposizione con ''-megc'' potrebbe venire alla fine della frase. Così, ''-megc'' si qualifica come un converbo in senso linguistico generale. Tuttavia, dal punto di vista della filologia mongola (e del tutto in accordo con Nedjalkov 1995 e Johanson 1995), vi è un secondo converbo in questa frase: ''-ž''. Nella sua prima apparizione, esso è modificato dal [[coverbo]] ''ehel-'' "incominciare" e questo coverbo a sua volta fa sì che il verbo modificato debba prendere questo suffisso. Tuttavia, questo stesso suffisso verbale si usa dopo il verbo "battere" che finisce una proposizione infinitiva indipendente che precede temporalmente la proposizione seguente, ma non la modifica in alcun modo che potrebbe essere adatto a un avverbiale. Sarebbe perfino possibile che ''-ž'' contrassegni un avverbiale:
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:''Bi … hümüüs-ijn tatgalza-h-yg tevči-ž čada-h-güj gež '''aj-ž''' zar-ž ehel-sen.''
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