Simbiosi mutualistica: differenze tra le versioni

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== Concetti generali e terminologia ==
Il mutualismo è una condizione estremamente diffusa tra gli organismi viventi e coinvolge
organismi appartenenti a tutti i [[Regno (biologia)|regni]] del vivente. Si va da quelle molto famose tra i [[Amphiprioninae|pesci pagliaccio]] e gli [[Actiniaria|anemoni di mare]] a quelle forse più sconosciute tra gli [[Aphidoidea|afidi]] e alcuni batteri o ancora tra [[Plantæ|piante]] e [[Fungi|funghi]] o piante e [[Bacteria|batteri]]. L'[[Homo sapiens sapiens|uomo]] stesso partecipa ad alcune associazioni simbiotiche con batteri. È provato che molte di queste simbiosi sono necessarie per la sopravvivenza stessa dei due partnerorganismi.<ref> Douglas AE. 2003. Buchnera bacteria and other symbionts of aphids. In Insect Symbiosis, ed. K. Bourtzis & T.A. Miller. pp 23-38. CRC Press, Boca Raton.
</ref>
Nella maggior parte degli ambienti naturali la simbiosi costituisce la normalità. In ambienti terrestri, circa l’85-90% delle specie vegetali forma simbiosi con funghi del suolo (simbiosi definite [[Micorriza|micorrize]]).
 
Nel rapporto di simbiosi si parla in genere di un partnerorganismo '''ospite''' e di uno '''simbionte'''. Molto semplicisticamente, l'ospite è ill' partnerorganismo più grande, mentre il simbionte è quello più piccolo.
 
In base alla duratura dell’associazione si possono distinguere simbiosi cicliche e simbiosi permanenti.