Ludwig van Beethoven: differenze tra le versioni
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{{quote|Caro Beethoven, Ella parte finalmente per Vienna per soddisfare un desiderio a lungo vagheggiato. Il genio di Mozart è ancora in lutto e piange la morte del suo pupillo. Presso il fecondissimo Haydn ha trovato rifugio, ma non occupazione; e per mezzo suo desidererebbe incarnarsi di nuovo in qualcuno. Sia Lei a ricevere, in grazia di un lavoro ininterrotto, lo spirito di Mozart dalle mani di Haydn.|Lettera del conte Ferdinand von Waldstein a Beethoven, ottobre 1792, citata in CARL DAHLHAUS, ''Beethoven e il suo tempo''}}
Nel [[1784]]
Con il permesso dell'elettore – che gli promise in ogni caso di conservargli il posto da organista e lo stipendio – e raccolti in un album gli auguri degli amici, tra i quali la ventenne allieva Leonore Breuning che gli scrive versi di [[Johann Gottfried Herder]]: «Che l'amicizia con il bene cresca | come si allunga l'ombra della sera | finché sia spento il sole della vita» la mattina del [[3 novembre]] [[1792]] lasciò definitivamente Bonn e le rive del [[Reno]] per non farvi mai più ritorno, portando con sé una lettera di Waldstein rimasta famosa, nella quale il conte gli profetizzò, come in un ideale passaggio di consegne tramite Haydn, l'eredità spirituale di Mozart.
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