Fausto Andrelini: differenze tra le versioni

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Il Leto gli conferì la laurea poetica nel [[1484]], e in giugno seguì il vescovo Gonzaga a [[Bracciano]], sfuggendo l'epidemia di [[peste]] che imperversava a Roma. Fu poi a Mantova e nel [[1488]] lasciò il servizio da Ludovico Gonzaga che lo raccomandò presso il conte [[Gilberto di Borbone-Montpensier|Gilbert de Montpensier]], che viveva in [[Francia]] con la moglie [[Chiara Gonzaga]], nipote di Ludovico. Alla fine di quello stesso anno l'Andrelini si trasferì però a [[Parigi]], dove il [[5 settembre]] [[1489]] ottenne di insegnare lettere latine.
 
Fu coinvolto in liti, per motivi di rivalità e di gelosia, con altri umanisti italiani che insegnavano a Parigi: prima con [[Cornelio Vitelli]], che fu costretto a lasciare Parigi per l'[[Inghilterra]], poi, con [[Girolamo Balbi]], che lo accusò di essere un [[eretico]], costringendolo a lasciare la capitale per [[Poitiers]] e poi per [[Tolosa]].
 
[[en:Publio Fausto Andrelini]]