Fausto Andrelini: differenze tra le versioni

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Fu coinvolto in liti, per motivi di rivalità e di gelosia, con altri umanisti italiani che insegnavano a Parigi: prima con [[Cornelio Vitelli]], che fu costretto a lasciare Parigi per l'[[Inghilterra]], poi con [[Girolamo Balbi]], che lo accusò di essere un [[eretico]], costringendolo a lasciare la capitale per [[Poitiers]] e poi per [[Tolosa]].
 
Andrelini preparò il suo ritorno appoggiandosi ai personaggi più influenti. Al cancelliere [[Guillaume de Rochefort]] dedicò la ''Livia'', una raccolta di poesie latine composte dieci anni prima, facendole pubblicare a Parigi nel [[1490]], compose alla fine del [[1491]] un'[[egloga]] celebrativa del matrimonio di [[Carlo VIII di Francia|Carlo VIII]] con [[Anna di Bretagna]], e mantenne buoni rapporti con l'importante umanista [[Robert Gaguin]]. Nel [[1493]] tornò così a Parigi, mentre se ne allontava il Balbi, contro il quale l'Anderlini indirizzò l'egloga ''De fuga Balbi'', dedicata al Gaguin.
 
[[en:Publio Fausto Andrelini]]