Luigi Garzi: differenze tra le versioni

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Luigi Garzi nacque nel [[1638]] a [[Pistoia]], anche se la maggioranza degli storici coevi lo indicano come [[Roma|romano]]. Giunse a Roma ancora giovane e fu messo alla bottega di [[Andrea Sacchi]]. L'elezione di un papa pistoiese come [[Clemente IX]], della famiglia [[Rospigliosi]], nel [[1667]], contribuì all'arrivo nella capitale di alcuni pittori come il Garzi, ma anche [[Giacinto Gimignani]] e [[Lazzaro Baldi]], nella corte papale tutti originari di Pistoia.
 
Parlano di lui molte opere di eruditi settecenteschi, e per la maggiorpartemaggior parte lo lodano come [[Luigi Lanzi]] nella sua ''Storia pittorica dell'Italia'' che scrive di lui che era:
 
{{quote|applauditissimo in ogni genere di lavori [...] lodato delle forme, delle attitudini, e per la facilità dell'inventare e del comporre}}
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Fra le sue principali opere romane ci sono l'affresco della volta della [[Chiesa delle Santissime Stimmate di San Francesco (Roma)|Chiesa delle Santissime Stimmate di San Francesco]] che rappresenta ''La Gloria di San Francesco''. Mentre nel soffitto della [[Chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli]] dipinse ''La Gloria di Santa Caterina'' ([[1713]]). Nella [[Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso|Chiesa di San Carlo al Corso]] è di sua mano l'''Allegoria della Fede'' ([[1680]]) e per [[Chiesa di Santa Maria del Popolo|Santa Maria del Popolo]] decorò la Cappella Cybo con ''La Gloria del Padre Eterno'' ([[1686]]).
 
Suoi sono la maggiorpartemaggior parte degli affreschi della piccola [[Chiesa di Santa Barbara dei Librai]], con la gloria della santa titolare che domina il soffitto ed altri interventi come ''San Giovanni Evangelista e la Madonna'' che inquadrano un Crocifisso trecentesco sull'altare maggiore della chiesa.
 
Un ''San Silvestro e Costantino che mostrano i ritratti di San Pietro e Paolo'' si trova invece nella [[Basilica di Santa Croce in Gerusalemme]]. Un vasto ciclo di affreschi con la ''Vita e opere di San Brunone'' si trova nella Cappella dell'Epifania della [[Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri]], fece anche la tela per l'Altare maggiore della [[Chiesa dei Santi Venanzio e Ansovino]].