Arma dei Carabinieri: differenze tra le versioni

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[[File:2june 2007 199.jpg|thumb|right|200px|[[Multinational Specialized Unit]]]]
Come Arma i Carabinieri hanno combattuto in ogni conflitto nel quale l'Italia sia stata coinvolta, riportando molte perdite in termini di vite umane e componendo un imponente medagliere per atti eroici compiuti in ogni parte del mondo. I Carabinieri sono particolarmente orgogliosi della memoria del [[vice brigadiere]] [[Salvo D'Acquisto]], che morì a [[Palidoro]], vicino a [[Roma]], durante la [[seconda guerra mondiale]], precisamente il 23 settembre del 1943, ucciso dai tedeschi per [[rappresaglia]] dopo essersi autoaccusato, benché innocente, per salvare 22 condannati a morte per un presunto attentato nel quale erano morti due militari germanici. La storia dei Carabinieri è coronata di molti altri simili comportamenti altruistici, circostanza che ha garantito da sempre una grande popolarità all'Arma da parte della popolazione. Il contraltare della storia, però, porta ad annotare come l'Arma, e ciò è visibile anche nei vari documentari LUCE, abbia anch'essa marciato con il passo dell'oca pur nella sua intrinseca e capibile qualità di prima [[Arma]] del [[Regio Esercito]]. C'è da dire anche che all'Arma, in esecuzione delle proprie speciali prerogative sulle altre [[Forze armate]], durante la [[Prima guerra mondiale]] fu richiesta la rigida applicazione delle norme del Codice Penale militare, allora in vigore, sui combattenti che si rendevano responsabili dei reati consumati "in zona di guerra e di fronte al nemico" (ad es. codardia, diserzione) e durante il periodo della dittatura fascista si ritrovarono a dover applicare le rigide [[leggi razziali]]. Va pur tuttavia ricordato che circa 2.700 carabinieri subirono la deportazione per essersi rifiutati di applicarle.
 
=== Elevamento a forza armata autonoma ===
I Carabinieri fino all'anno 2000 erano parte integrante dell'[[Esercito Italiano]] con il rango di [[arma (disambigua)|arma]] (definita «prima arma dell'Esercito»), attraverso l'art. 1 della legge delega 31 marzo 2000, n. 78<ref>{{cita web|http://www.carabinieri.it/Internet/Cittadino/Servizi/Lex/GazzettaUfficiale/20000331_078.htm|Delega al Governo in materia di riordino dell'Arma dei Carabinieri, del Corpo forestale dello Stato, del Corpo della Guardia di finanza e della Polizia di Stato|29-09-2009}}</ref> i Carabinieri vengono elevati a [[Forza Armata]] autonoma con rango di [[Forza Armata]], nell'ambito del Ministero della difesa.
 
Nonostante il nuovo rango di [[Forza Armata]] secondo i principi stabiliti dalla legge 18 febbraio 1997, n. 25 sui vertici militari, ancora in vigore, non è concesso a un ufficiale dei Carabinieri di ricoprire la carica di [[Capo di Stato Maggiore della Difesa]] che può essere assunta solo da un ufficiale (con determinato grado) dell'Esercito, della Marina o dell'Aeronautica.<ref>{{cita web|http://www.difesa.it/SMD/CaSMD/Configurazione_carica.htm|Il capo di Stato Maggiore della Difesa su www.difesa.it|29-09-2009}}</ref>
 
Dall'anno di elevamento al rango di [[Forza Armata]] al pari delle altre, anche l'Arma dei Carabinieri ha come Comandante generale un Ufficiale generale proveniente dai suoi ranghi. Il primo Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, proveniente dalle sue stesse fila, è stato il generale di corpo d'armata [[Luciano Gottardo]]. In precedenza il Comandante generale dell'Arma era tratto da Ufficiali Generali in possesso di peculiari caratteristiche provenienti dall'Esercito.
 
=== Battaglie ===