Arrigo Sacchi: differenze tra le versioni

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Successivamente guidò il [[Rimini]] in C-1 e le giovanili della [[Fiorentina]], ma fu con il [[Parma]] che Sacchi si affacciò nel grande calcio: dapprima portò i ducali in Serie B, poi con essi eliminò il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] dalla [[Coppa Italia]]. Il suo gioco spettacolare, basato sulla [[difesa a zona]] e sul pressing piacque al presidente dei rossoneri [[Silvio Berlusconi]], che lo volle con sè.
 
Sacchi guidò il Milan dal [[1987]] al [[1990]]; con questa società egli vinse tanti trofei: uno scudetto ([[1988]]), due [[Coppa dei Campioni|Coppe dei Campioni]] ([[1989]] e [[1990]]), due [[Coppa Intercontinentale|Coppe Intercontinentali]] (1989 e 1990) e due [[Supercoppa europea di calcio|Supercoppe europee]] (1989 e 1990). Il suo Milan praticò (soprattutto in [[Europa]]) un gioco divertente e pimpantespettacolare: perfetto connubio tra tecnica, chetattica e potenza, secondo alcuni esperti è da considerarsi il migliore della storia di questo [[sport]]. Campioni come [[Marco van Basten]], [[Paolo Maldini]], [[Franco Baresi]], Roberto Donadoni e [[Ruud Gullit]] contribuirono a questi incredibili risultati.
Nella storia del club rossonero restano indelebili i ricordi legati alla Coppa Campioni 1988/89: nella semifinale di ritorno il Milan s'impose con un clamoroso 5 - 0 sul Real Madrid e poche settimane dopo regolò la Steaua Bucarest nella finalissima di Barcellona con un altrettanto perentorio 4 - 0.
 
Nel [[1991]] fu assunto alla guida della [[Nazionale di calcio italiana]].
Con gli azzurri i risultati furono alterni: nel 1994 l'Italia ottenne ununa importantestorica secondo postofinale ai mondiali americanistatunitensi (sconfitta solo ai rigori dal Brasile) mente agli Europei del 1996 la squadra fu eliminata nel girone iniziale.
Dopo una sconfitta per 1-2 in amichevole contro la [[Bosnia Erzegovina]] lasciò l'incarico di CT per tornare ad allenare il Milan subentrando ad [[Oscar Tabarez]].
Nella stagione [[1998]]-[[1999]] ebbe una sfortunata avventura all'estero: guidò in [[Spagna]] l'[[Atletico Madrid]], ma il vulcanico presidente [[Jesus Gil]] preferì esonerarlo al termine della stagione.