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Il '''Bbc Grosseto''' è una squadra di [[baseball]] nata a [[Grosseto]] nel [[1952]] iscritta al massimo [[campionato italiano di baseball]]:
Il
▲==Storia==
▲Il [[Bbc Grosseto]] nacque nel [[1952]] sulle ceneri dei "Canarini", la squadra nata subito dopo la seconda guerra mondiale sotto l'egida delle forze armate americane.
L'anno successivo la squadra fu promossa in serie B, grazie a validi giocatori quali [[Gei]], [[Corridori]] e i fratelli [[Biadi]], ed iniziò ad affrontare grandi squadre come il [[Milano]], il [[Torino]] ed il [[Parma]]. Purtroppo nel [[1954]] il [[Grosseto]] tornò in serie C anche a causa dei costi molto elevati delle trasferte (E' bene ricordare che, all'epoca, il baseball non era entrato nei cuori dei grossetani), ma nel [[1960]] una nuova promozione riportava la squadra in serie B.
Al termine della stagione [[1966]] la squadra fu promossa in serie A, ma la tremenda alluvione del novembre di quell'anno costrinse i biancorossi ad abbandonare per sempre il mitico campo di Via Amiata, a partire dalla stagione [[1967]] la squadra andò a giocare nello stadio Comunale Olimpico di calcio, anche se alcune partite vennero disputate sul campo sportivo di Via Adda e persino in Via della Repubblica, dove adesso sorgono le tribune dello stadio [[Roberto Jannella]]. Il primo impatto con la serie maggiore non fu dei migliori e il [[Grosseto]] tornò mestamente in serie B fino al [[1970]], quando ottenne una nuova promozione.
La stagione successiva vide l'esplosione di [[Beppe Massellucci]], la bandiera biancorossa degli anni '70-'80, purtroppo questo non bastò per salvare il [[Grosseto]] dalla retrocessione, che venne evitata grazie ad un ripescaggio che consentì ai biancorossi di rimanere in serie A.Proprio nel [[1972]] venne ingaggiato il primo straniero leggendario del Grosseto: un prima base rimasto nei cuori di tutti, [[John Self]]. Ad oltre 30 anni di distanza, le sue statistiche fanno ancora impressione: nessuno dimenticherà questo giocatore che rimase a [[Grosseto]] per due fantastiche stagioni. Anche grazie alle prodezze di Self, il baseball divenne uno degli sport più amati in città e venne costruito lo stadio di baseball "[[Roberto Jannella]]" che tuttora ospita le partite casalinghe del
Nel [[1982]] in città esplose una vera e propria febbre collettiva del baseball: lo stadio cominciò ad essere sempre più popolato da tifosi e spesso per vedere le imprese dell'indimenticabile [[Tom Mutz]], di [[Alessandro Cappuccini]], di [[Marco Mazzieri]] e di [[Alfio Boscarol]] era necessario prendere posto in tribuna anche a distanza di qualche ora dalla partita. Questo fenomeno di massa divenne ancora più lampante l'anno successivo quando da [[Torino]] arrivarono [[Dario Borghino]] e [[Gianmario Costa]] (Mutz venne sostituito da [[Pat Callahan]]) e per la prima volta il [[Grosseto]] visse il brivido di essere primo in classifica dopo l'indimenticabile partita del 22 Agosto all'Europeo di [[Parma]], quando un triplo gioco difensivo permise ai biancorossi di sconfiggere una delle più grandi squadre della storia del baseball nazionale.
I tempi non erano maturi per la conquista dello scudetto ed anche nel [[1984]], quando vennero ingaggiati [[Craig Stimac]], [[Bob Pate]] e un acerbo [[Franco Casolari]] che non lasciò traccia di sé, il sogno non si materializzò.
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In quegli anni, più volte i biancorossi sognarono il tricolore grazie alle imprese di [[Otis Green]] e di un gruppo di giovani che lentamente cresceva... e crebbero bene questi ragazzi, tanto che nel [[2004]] la squadra tornò a trionfare dopo 15 anni.
Il [[2004]] fu un anno che in pochi dimenticheranno: la squadra allenata dal cubano [[Pedro Medina]], che l'anno prima aveva vinto la Supercoppa Italiana, fu inarrestabile e vinse il terzo alloro al termine di una cavalcata trionfale conclusa davanti a 5000 persone festanti che, incuranti di un autentico diluvio, si strinsero attorno a Navarro, Ramos, Rollandini, De Franceschi e tutti gli altri per festeggiare il tricolore allo Jannella conquistato al termine di una Italian Series molto intensa contro la Fortitudo Bologna.
L'anno successivo, nonostante una stagione disgraziata che culminava con l'esclusione dalla post season (la prima dal [[1998]]), veniva messa in bacheca l'alloro più importante della storia ultracinquantenaria del
Nel [[2006]] la squadra è stata affidata al nuovo manager [[Mauro Mazzotti]] con l'obiettivo di tornare a primeggiare a livello nazionale ed europeo.
Con l'arrivo di Mazzotti il
Nell'estate [[2008]] il ciclo Mazzotti termina con un'esonero, la squadra è affidata a [[Paolo Minozzi]] che resta al timone anche nel [[2009]] come direttore tecnico affiancato dal nuovo manager [[Mario Labastidas]], che viene allontanato dopo poche giornate.
Con la squadra affidata ancora a Minozzi dal nuovo presidente [[Roberto Ferri]], si vive una stagione che verrà ricordata soltanto per il ritiro della casacca di [[Craig Stimac]]. Verso la fine dell'anno viene annunciato il clamoroso arrivo di [[Ruggero Bagialemani]] come manager del
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