Bartolomeo Eustachi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m r2.5.2) (Bot: Aggiungo: sr:Bartolomeo Eustahije |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 14:
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =. Teorizzò lo studio della tuba auditiva destra, ricordata tutt'oggi come la ''[[Tromba di Eustachio]]''
Individuò inoltre le [[valvole coronarie]] , precisò ulteriormente la struttura di alcune ossa craniche , cercò di determinare la struttura dei [[reni]] e dei denti. Descrisse per la prima volta le [[ghiandole surrenali]] e fu il primo scopritore della [[vena alba]] , ora [[dotto toracico]].
}}
== Biografia ==
Secondogenito di [[Francesca Benvenuti]] e Mariano.Quest'ultimo si dice che fosse un dotto medico e filosofo , molto apprezzato ai suoi tempi, che inculcò nei suoi due figli , Bartolomeo e Fabrizio ,la passione per lo studio della medicina , spingendoli a seguire la sua professione.
Bartolomeo, per approfondire gli studi medici,coltivò una preparazione umanistica, imparando le lingue : greca , araba(tradusse qualche scritto di [[Avicenna]]) ed ebraica.
Maturò uno spiccato interesse per la [[matematica]] e fu , per l'abile conoscenza di essa, annoverato tra gli uomini illustri ,che in questa materia emergevano ad [[Urbino]].
Le discipline che ,tuttavia, rendono ancor oggi famoso Eustachi, sono quelle mediche,specialmente l'[[anatomia]],che studiò all'[[Archiginnasio]] della [[Sapienza]] di [[Roma]].
Il 20 dicembre [[1539]] fu nominato secondo medico di [[San Severino Marche]], si sposò ed ebbe un figlio che chiamò Ferrante.
Essendosi estesa la sua fama anche al di là dei confini della sua terra natìa, il duca di Urbino ,[[Guidobaldo Della Rovere]],protettore degli scienziati e gran conoscitore delle lettere e delle scienze, lo accolse con entusiasmo nella sua corte, nominandolo suo medico personale e [[protomedico]] di tutto il suo dominio. Fu così che Bartolomeo assunse il ruolo di alto funzionario nella sanità statale.
Nel [[1549]] [[Giulio Della Rovere]] , fratello di [[Guidobaldo]], eletto cardinale dal papa [[Paolo III]] ,dovendo partire alla volta di Roma per assumere l'incarico, nominò Bartolomeo come suo medico e confidente.
Nella capitale, centro di cultura monumentale e scientifica, Bartolomeo approfondì i suoi studi prediletti acquistando una tale fama da essere nominato da [[Carlo Borromeo]] , nipote di papa [[Pio IV]], medico ordinario.
In seguito venne nominato protomedico dello [[Stato pontificio]],acquisendo il permesso di sezionare i cadaveri provenienti dagli ospedali di [[S.Spirito]] e della [[Consolazione]].
Nella seconda metà del sedicesimo secolo (esattamente dal [[1555]] al [[1568]]) ottenne la cattedra di anatomia alla Sapienza.
Così facendo sostituì all’[[empirismo]] e alla tradizione dominante l’osservazione e l’esperimento.
Pur provando una profonda ammirazione per [[Ippocrate]] e [[Galeno]], divergeva da loro in molti aspetti.Insieme agli anatomisti [[Vesalio]] e [[Falloppio]] riformò l’anatomia poiché i suoi studi si fondavano sull’analisi e la profonda investigazione scientifica, essendo assertore fedele del fatto che è impossibile curare il corpo umano se non lo si conosce approfonditamente.
Adottò la tecnica dell'iniezione di liquidi colorati per lo studio dei [[vaso sangiogno|vasi sanguigni]].
Si ritirò dall’insegnamento a causa dell’avanzata età e per l’acuirsi della [[gotta]] che da tempo lo affliggeva. Lo sostituì nella cattedra di anatomia il suo discepolo [[Virgilio da Sanseverino]].
Nonostante il suo cagionevole stato di salute, continuò ad approfondire i suoi studi ed affrontò un lungo e faticoso viaggio alla volta di [[Fossombrone]] per prestare le cure mediche al cardinale Giulio Della Rovere, suo protettore ed amico amatissimo,che si era ammalato gravemente.
Purtroppo , durante il viaggio impervio,esattamente nell'Agosto [[1574]], probabilmente il giorno 27, fu colto da una malattia mortale.
Nessuno conobbe il luogo esatto in cui morì.
I funerali furono svolti in pompa magna,nonostante Eustachio avesse lasciato scritto nel suo testamento:
" Avendo amato sempre lo stato umile e fuggita sempre l'apparenza,desidero che il mio corpo involto in un lenzuolo sia senza alcuna pompa sepolto nella chiesa più vicina al luogo della mia morte".
Fu sepolto nella chiesa di San Domenico in San Severino Marche.
== Opere ==
[[File:Eustachi01.jpg|right|thumb|180px|Tabulae anatomicae]]
Parecchie furono le sue opere.
Le più famose le"Tabulae Anatomicae", incise nel [[1552]], gli fecero tributare il titolo di principe dell'anatomia.
Il [[Lancisi]],archiatra di [[Clemente XI]] ,ritrovò queste tavole ad Urbino , presso gli eredi di [[Matteo Pini]],amato discepolo di Bartolomeo Eustachi, al quale quest'ultimo aveva lasciato oltre che una raccolta di libri greci e latini ,un baule pieno di manoscritti.
Nel [[XVIII secolo]],esattamente nel [[1714]],il Lancisi pubblicò le Tabulae di Eustachio , illustrandole in un libro intitolato:"Tabulae Anatomicae Clarissimi Viri Bertholomaei Eustachi".
Ma su 64 ne furono ritrovate solo 47.
Le sue opere successive alle tavole furono:
*"Examen Ossium",scritto nel [[1561]] contro l'[[anti-galenismo]] di Vesalio;
*"De Motu Capitis"([[1561]]),anch'esso contro l'anti-galenismo di Vesalio;
Questo lavoro fu dedicato a mons.[[Francesco Alciati]];
*"De Dentibus", in cui descrisse dettagliatamente i denti;
*"De Vena Quae [[Azygos]] Graecis Dicitur", in cui descrisse il [[dotto toracico]] del cavallo ,rivelando una buona conoscenza della struttura del [[cuore]];
*"Erotiam Scriptoris Vetustissimi Vocum Collectio";
*"De Moltitudine";
*"De Renibus";
Queste ultime sei opere furono tutte pubblicate nel [[1563]] negli "Opuscola anatomica".
▲Nel ''De auditus organis'' ([[1562]]), libro illustrato con la collaborazione di [[Pier Matteo Pini]], descrisse per la prima volta la tuba auditiva nell'atrio destro, la "''valvula venae cavae''", che prese il suo nome.
== Curiosità ==
{{curiosità}}
La tromba che da lui prese il nome fu da lui descritta ma non disegnata . la priorità della scoperta avvenuta nel [[1546]] spetta comunque a [[Giovanni Ingrassia]].
Il suo studio dell'[[orecchio]] e delle trombe che da lui prendono il nome furono oggetto di interesse di [[William Shakespeare]], famoso in questo senso il fatto che il padre di [[Amleto]] fu assassinato dal fratello per mezzo del veleno fattogli cadere nell'orecchio nel sonno.
== Bibliografia ==
{{Mille anni di scienza in Italia|indirizzo=eustach}}
*Camillo Maggioli,''Brevi cenni della vita e delle opere di Bartolomeo Eustachi'', San Severino-Marche , 19 settembre [[1886]].
*''Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali(Liber Amicorum)'' a cura di Roy Porter,Tomo I,1985,Franco Maria Ricci editore,Milano
*''Dictionary of Medical Biography'',Volume 2, C-G , edited by W.F. Bynum and Helen Bynum, Greenwood Press, London,first published in 2007
== Collegamenti esterni ==
|