Theodor Boveri: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Theodor Boveri fu il secondo di quattro figli. Suo padre era medico con forti inclinazioni artistiche. Egli lasciò in ereditarietà queste capacità al figlio che divenne un abile pianista e un buon pittore.
I suoi primi studi furono classici ed avvennero tra il [[1868]] e il [[1875]] al [[Realgymnasium]] di [[Norimberga]]. Nel [[1881]] si iscrisse alla facoltà di lettere all'[[Università di Monaco]] ma l'abbandonò solo dopo un semestre e passò alla facoltà di [[Scienze Naturali]].<ref>Roy Porter, Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali, Tomo A-E Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 128</ref> Lì si lauerò con una tesi in [[anatomia comparata]] dal titolo: "Contributo alla conoscenza sulle fibre nervose nei rettili".Rimase per qualche anno nella facoltà di Scienze Naturali, all'Università di Monaco, lavorando come assistente nel dipartimento di [[Zoologia]] e [[Zoopatologia]]. Conseguì anche il PhD, Magna Cum Laude nel [[1885]], con una tesi di Zoologia sul confronto nei meccanismi di bilanciamento cromosomico tra [[insetti]] Olometaboli (Bombyx mori) e Emimetaboli (Locusta migratoria).Nel [[1912]] gli venne offerta la carica di direttore dell'Istituto di Biologia [[Kaiser Wilhelm]] di [[Berlino]] ma fu costretto a rifiutarla per il suo stato di cattiva salute.Nel [[1914]], dopo aver compiuto il suo ultimo viaggio a [[Napoli]], una città che lo aveva colpito molto, trascorse l'ultimo anno della sua vita in [[Germania]] turbato dallo scoppio della [[prima guerra mondiale]] e soffrendo per i gravi collassi che lo colpirono.<ref name="ReferenceA"> Roy Porter ,Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali,Tomo A-E,Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 128</ref>
== Famiglia ==
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Nel 1900 motivò con [[Walter Sutton]] la [[teoria cromosomica dell'ereditarietà]].In concluione dei questi studi egli capì che dal punto di vista morfologico i cromosomi sono “elementi organizzati autonomamente nella [[cellula]]” e passano da questa alle [[cellule figlie]] e da un [[individuo]] alla sua discendenza.
La domanda che si pose a quel punto fu se la totalità dell'[[informazione ereditaria]] fosse contenuta in ciascun singolo cromosoma o in esso fosse contenuto solo una porzione del [[materiale ereditario]].
Allora, tra il [[1901]] e il [[1905]] dopo vari esperimenti espose la tesi riguardante il significato differenziato dei cromosomi. Egli mostrò che le cellule sottoposte a diminuzione (assorbimento di cromosomi ad opera del [[citoplasma]]) davano origine alle [[cellule somatiche]], quelle che invece non erano sottoposte a tale [[processo]] davano origine alle [[cellule germinali]].<ref> Roy Porter ,Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali,Tomo A-E,Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 128-129</ref>
==Scoperte in altri ambiti ==
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Ad esempio per quanto riguarda l'anatomia comparata studiò l'[[Amphioux]] che presentava delle somiglianze con i [[Vertebrata|vertebrati]]. Egli notò che le sue [[cavità genitali]] avrebbero potuto corrispondere ai [[tubuli renali]] dell'[[embrione]] vertebrato.
Inoltre fece delle ricerche sul significato [[filogenetico]] dei [[fotorecettori]] e capì che il [[calice ottico]] dei vertebrati poteva in qualche modo derivare da questa struttura.
Infine concepì in termini cellulari il problema dei [[tumori]] ed elaborò una teoria in base alla quale le cellule tumorali possono divenire maligne a causa di un numero anormale di cromosomi.<ref> Roy Porter ,Dizionario Biografico della Storia della Medicina e delle Scienze Naturali,Tomo A-E,Franco Maria Ricci Editore, Milano 1985, pag 129</ref>
==Bibliografia ==
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