Raimbaut d'Aurenga: differenze tra le versioni
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|LuogoNascita =
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|AnnoNascita =
|NoteNascita = -[[
|LuogoMorte = Courthézon
|LuogoMorteAlt = <ref>Nel XII secolo il castello di [[Courthézon]] appartiene al trovatore Raimbaut d'Orange.</ref>
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|AttivitàAltre =
|Nazionalità = francese
|FineIncipit = è stato il più antico tra i [[trovatore|trovatori]] provenzali e signore di [[Orange (Francia)|Orange]] e [[Aumelas]]. I suoi possedimenti comprendevano anche le città di [[Frontignan]] e [[Mireval]]
|Immagine = Rambautz d'Aurenga.jpg
|Didascalia = Raimbaut da un [[canzoniere]] del XIII secolo<ref>BNF, Manoscritto francese 854</ref>
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==Biografia==
Les Baux, che era centro culturale rinomato, aveva legami con un'altra importante corte, quella di Dia ([[Die (Francia)|Die]] o [[Dieulefit]]? Entrambi nella dipartimento [[Drôme]]),
La sua morte nel 1173 viene commemorata in un ''planh'' (lamento) da [[Giraut de Bornelh]], e anche nell'unica poesia sopravvissuta della [[trobairitz]] [[Azalais de Porcairagues]], amante di [[Gui Guerrejat]] (cugino di Raimbaut). Sembra possibile che il componimento di Azalais fosse stato composto in un forma più arcaica mentre Raimbaut era ancora vivo, dato che nella sua ''A mon vers dirai chanso'' lui sembra contribuirvi. Si tratta di una [[tenso|tenzone poetica]] iniziata da [[Guilhem de Saint-Leidier]] e ripresa da Azalais riguardo alla questione se una signora sia o no disonorata prendendo per amante un uomo più ricco di lei<ref>Successivamente ci sarà un ''[[jeu parti|partimen]]'' sull'argomento tra [[Dalfi d'Alvernha]] e [[Perdigon]], e in seguito una ''[[tensó]]'' tra [[Giraut de Bornelh]] e il re [[Alfonso II d'Aragona]]</ref>. Aimo Sakari ipotizza che Azalais possa essere il misterio ''joglar'' ("menestrello") dedicatario di diverse poesie di Raimbaut.
▲Les Baux, che era centro culturale rinomato, aveva legami con un'altra importante corte, quella di Dia ([[Die (Francia)|Die]] o [[Dieulefit]]? Entrambi nella dipartimento [[Drôme]]), di per cui Rimbaud avrebbe potuto aver conosciuto la [[Contessa di Dia]], tale Beatrix.
==Attività poetica==
Raimbaut d'Aurenga, il cui ''[[senhal]]'' è Linhaure, partecipa al dibattito trobadorico intorno al 1170 prendendo le parti della poesia chiusa e aristocratica, che disdegna il facile successo presso un pubblico incolto, in opposizione a [[Giraut de Bornelh]], fautore invece di un trobar leu. Egli lavora quindi per un'elite che è in grado di comprendere ed apprezzare l'ermeticità dei suoi versi, intrisi di allusioni ad altri componimenti ed alla tradizione religiosa, oltre che il suo lavoro di sperimentazione lessicale e stilistica, la quale culmina in "Escoutatz, ma non sai que s'es", ove la ricerca provocatoria giunge sino ad una struttura metrica che si risolve nella prosa.
Con Raimbaut d'Aurenga il lavoro poetico viene assimilato alle tecniche del ''limar'' e del ''roire'', diventando metafora di una ricerca della perfezione e della bellezza, ovvero della Verità. Inizialmente il poeta dispone solo di parole oscure ed opache, da cui deve eliminare ogni difetto al fine di portare il componimento al massimo splendore. La metafora dell'artefice che estrae dalla materia grezza un oggetto perfettamente levigato si può accostare a quella della lotta del cristiano contro la ruggine del peccato o a quella del clerc contro la patina letteraria della scrittura sacra.
Si attribuiscono a lui diverse composizioni poetiche, tra cui un [[sirventes]] e una [[Tenso]] con la [[Beatriz de Dia|Contessa di Dia]].
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*{{it}} [[Luigi Milone|Milone, Luigi]], ''El "trobar envers" de Raimbaut d'Aurenga'', Barcelona, Columna editore, 1998.
*{{fr}} ''La fleur inverse, destin des troubadours'', Michel Demangeat, archives de TRAIT, 1986
*{{fr}} Pattison, Walter T. ''The Life and Works of the Troubadour Raimbaut d'Orange''. Minneapolis: University of Minnesota Press, 1952. LCCN 52-5321.
*{{fr}} Sakari, A. "Azalais de Porcairagues, le 'Joglar' de Raimbaut d'Orange" in ''Neuphilologische Mitteilungen'', vol. 50 (1949) pp. 23–43, 56-87, 174-198.
==Voci correlate==
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