Isolante di Mott: differenze tra le versioni

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Corretto collegamento isolante con il termine più preciso Isolante elettrico
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==Storia==
 
Benché la [[Struttura elettronica a bande|teoria a bande]] dei solidi abbia avuto molti successi nella descrizione delle varie proprietà elettriche dei materiali, nel 1937 [[Jan Hendrik de Boer]] e [[Evert Johannes Willem Verwey]] posero l'attenzione della comunità scientifica sul fatto che un cospicuo numero di [[ossido|ossidi]] dei [[metalli di transizione]], dei quali si prevedeva un comportamento da conduttori secondo la teoria a bande, fossero di fatto degli [[Isolante elettrico
|isolanti]]<ref>J. H. de Boer e E. J. W. Verwey, "''Proceedings of the Physical Society of London''" 49, 59 (1937)</ref>. [[Nevill Mott]] e [[R. Peierls]] in seguito predissero che questa anomalia poteva essere spiegata includendo l'interazione tra gli elettroni<ref>N. F. Mott e R. Peierls, "''Proceedings of the Physical Society of London''" 49, 72 (1937)</ref>.
 
Nel 1949, in particolare, Mott propose un modello per [[Ossido di nichel|NiO]] come un isolante, nel quale la conduzione poteva essere capita tramite la formula<ref>N. F. Mott, "''Proceedings of the Physical Society of London''" Series A 62, 416 (1949)</ref>: