Investigatore privato (ordinamento italiano): differenze tra le versioni
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Gli investigatori privati spesso lavorano per [[avvocato|avvocati]] in [[caso civile|casi civili]]. Molti lavorano per [[assicurazione|compagnie di assicurazione]] per investigare su richieste di risarcimento sospette. Prima dell'avvento del [[divorzio]], molti investigatori privati venivano ingaggiati per cercare prove di [[adulterio]] o altre condotte illegali all'interno del [[matrimonio]].
==L'investigatore privato nel diritto italiano==
In Italia l’esercizio di quest'attività è soggetto all'osservanza di diverse limitazioni derivanti da una precisa regolamentazione ed è condizionata al possesso della ''licenza prefettizia'' che non consente in alcun modo e nella forma più tassativa l’esercizio di pubbliche funzioni, a partire da quelle che comportano la menomazione della libertà individuale. Lo attestano il [[Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza]] (TULPS) e contestualmente diverse disposizioni di legge, decreti, circolari amministrative del Ministero degli Interni che, a partire dal [[1914]], hanno regolamentato la professione degli Investigatori Privati italiani.
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Secondo, però, una più ampia visuale che non intende "costringere" la figura dell'investigatore a mansioni statiche e preconfezionate, possiamo definire investigatore (nell'inteso moderno del termine), anche colui che svolge il proprio lavoro all'interno delle forze dell'Ordine (polizia e carabinieri), utilizzando sia metodi di indagine tradizionali (acquisizione delle testimonianze, acume nella valutazione dei fatti, verifica degli alibi ecc..), sia metodi di indagine scientifica quali, ad esempio, le analisi di laboratorio, le comparazioni computerizzate, le elaborazioni statistiche ecc...
==Letteratura==
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