Palazzo Bonet: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 1:
{{WIP|PacoSoares}}
[[File:Galleria d'Arte Moderna Palermo.jpg|thumb|300px|La facciata laterale del palazzo con la torre angolare]]
'''Palazzo Bonet''' è un palazzo [[quattrocento|quattrocentesco]] di [[Palermo]] sito nel quartiere storico della [[Kalsa]] o ''Mandamento Tribunali''.
Riga 9:
Nel [[1618]] l'edificio venne acquistato dall’attiguo convento di S. Maria della Misericordia, da questo momento iniziarono i lavori per adeguare l'edificio alle esigenze conventuali. Fra le modifiche degne di nota possono annoverarsi la realizzazione in copertura di un volume edilizio utile a costituire lo “stenditoio” del convento, caratterizzato da ampie archeggiature, la sopraelevazione della torre angolare convertita in campanile, l’eliminazione dei merli con l’abbassamento del solaio di copertura per ricavare una ulteriore elevazione; ancora, la chiusura delle grandi finestre in corrispondenza del piano nobile, sostituite da una serie di più piccole aperture, il tamponamento delle finestre a piano terra e l’apertura di porte di botteghe da concedere in affitto, oltre alla generale e diffusa frammentazione dei volumi interni, con l’introduzione di nuovi sistemi di divisori e di ulteriori orizzontamenti.
Nel [[1771]] l'ala prospiciente via Sant'Anna venne sopraelevata per realizzare nuove aree per il convento, nell'occasione i due edifici vennero unificati visivamente, nella stessa occasione la torre angolare del palazzo viene trasformata in campanile.
Nel [[1823]] Palermo venne colpita da un terremoto, in quell'occasione la chiesa venne fortemente danneggiata e il convento dovette ipotecare le sue proprietà per far fronte alla ristrutturazione, i rilievi sul convento fanno ipotizzare che anche lo stesso venne danneggiato dall'evento.
Nel [[XIX secolo]], a causa della crisi economica che aveva colpito il convento vennero divise alcune aree del convento che vennero dapprima affittate e poi vendute a privati. Nell'occasione vennero creati nuovi vani e create nuove aperture.
All'interno dell'edificio nel [[1818]] si insediarono le ''Regie Scuole Normali'', con contratto di affitto, molti furono i cambiamenti interni per la nuova destinazione, tra i quali la creazione di una nuova scala a struttura voltata in mattoni pieni che collegava il cortile al primo piano.
In questa nuova destinazione vennero assegnati alcuni ambienti del piano terra ai ''Bersaglieri Municipali-Guardie Daziarie''. Mentre nel [[1878]] il primo piano venne assegnato al liceo classico Umberto I, assegnazione che mutò ulteriormente l'aspetto interno dell'edificio.
▲L’insediamento nel 1818 nell’edificio delle Regie Scuole Normali, attraverso contratto di locazione con i religiosi, provocò radicali cambiamenti dell’assetto distributivo, di cui l’elemento più evidente fu costituito da una scala a struttura voltata in mattoni pieni -ubicata nel corpo settentrionale- che collegava il cortile al primo piano. Come è noto, con Regio Decreto del 7 luglio 1866 che sanciva la soppressione degli Ordini religiosi, gli edifici conventuali e le chiese della città passarono allo Stato, ed il convento da allora in poi fu adibito a varie destinazioni d’uso. Dal 1870 il secondo piano di Palazzo Bonet diventò quartiere delle Guardie Daziarie Municipali e Ufficio Amministrativo dei Dazi Comunali e del Saggio del Gas; l’8 Gennaio 1872 l’Amministrazione per il Fondo di Culto cedeva e consegnava al Comune di Palermo i locali dell’ex convento e la Chiesa di S. Anna per destinarli ad uffici.
▲Il terremoto del 1968 colse le fabbriche durante una delle innumerevoli ristrutturazioni; gli edifici conventuali vennero dichiarati inagibili, probabilmente più per interessi economico-politici che per reali motivazioni di messa in sicurezza, poiché nessuna grave lesione o dissesto strutturale supportava tale provvedimento. Il complesso conventuale veniva abbandonato nell’aprile del 1996, data di inizio dei lavori di restauro.
Questi curati dall'Ufficio del Centro Storico si basavano su una progettazzione della Società ITALTER s.p.a.
Con l’amara consapevolezza dell’inadeguatezza delle indagini conoscitive preliminari al progetto effettuate, i lavori di restauro iniziarono nel 1996 avviando due fondamentali interventi: la dismissione dei recenti (anni 50)intonaci esterni, effettuata con le cautele del caso, e la demolizione delle evidenti superfetazioni non storicizzate che, oltre a compromettere la lettura dell’edificio, ne mutavano i comportamenti strutturali.
|