Storia di Albenga: differenze tra le versioni
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Secondo la tradizione fu San Martino, Vescovo di Tours, che nel IV secolo andò in ritiro sull'adiacente [[Isola Gallinara]], a diffondere il cristianesimo in tutto il territorio di Albingaunum. Ancora oggi sull'isola è presente una cappella che si deve a San Martino.
Albingaunum entra in crisi insieme all'Impero Romano. I Visigoti nel 402 saccheggiano Albingaunum riducendola a delle rovine, ma Flavio Costanzo, generale dell'imperatore Onorio, durante una spedizione in Gallia, nel 414 decide che vengano riedificate le mura, che con ampliamenti e rinforzi resisteranno per tutto il medioevo, inoltre sempre in quest'epoca si ha la costruzione delle prime strutture cristiane, la Cattedrale e il battistero. Nel 451 diventa sede vescovile con la nomina del primo vescovo della città: Quinzio.
Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, Albingaunum nel V secolo passerà sotto la dominazione ostrogota e nel secolo successivo sotto quello bizantino mantenendo una prosperità economica.
=Medioevo=
[[Rotari]] nel [[641]] conquista la [[Liguria]] ed inizia l'epoca di dominazione longobarda. Albenga riesce a mantenere intatte le sue mura pur se messa a saccheggio. Si sottopone alla dominazione longobarda mantenendo una prosperità economica. A seguito della caduta del regno longobardo del 774, Albenga e la Liguria entrano a far parte del regno dei Franchi. La zona degli Ingauni diventa ''contado'' o ''comitatus'' con un territorio che va da Sanremo a Finale e di cui Albenga diventerà il capoluogo.
Nel X secolo a seguito della sconfitta dei Franchi, Albenga entrerà nella [[Marca Arduinica|Marca di Torino]] mantenendo il suo stato di capoluogo. Nel secolo successivo diventa un marchesato retto sino al [[1091]] da [[Adelaide di Susa]]. Durante questa epoca la città si trova dentro un grande stato che comprende parte del [[Piemonte]] e della [[Liguria]], in questo periodo si vedono aprire nuove vie commerciali che collegano Albenga al Nord Italia, provocando un periodo di grande sviluppo economico, da come è attestato dalla costruzione e dall'ampliamento di molti edifici come la [[Cattedrale di San Michele Arcangelo (Albenga)|Cattedrale di San Michele Arcangelo]].
Nel 1098 Albenga diventerà un Comune e parteciperà anche alla [[prima crociata]] con un proprio contingente e una propria flotta. E' grazie a questo combattimento che nasce il gonfalone delle città, la croce rossa in campo oro. Quest'epoca di indipendenza crea una prosperità che da molto mancava alla città: si ha la riedificazione della cattedrale, l'edificazione delle torri e di molti palazzi. Inoltre si ha lo sviluppo di molte industrie artigianali.
Nel XII secolo si ha l'epoca delle repubbliche marinare, Albenga entra in conflitto sia con Genova che con Pisa. Nel 1165 la città viene saccheggiata e incendiata da una flotta di Pisani; ma gli Albenganesi trovano la forza per ricostruire la città e riprendono i commerci. Ma questa vola si alleano con Savona e Pisa contro Genova: quest'ultima arma un esercito che annienta quello savonese e costringe Savona a demolire le mura; Albenga non avendo nessuna possibilità di vittoria decide di arrendersi per evitare che la città venga nuovamente saccheggiata. I genovesi la obbligarono a sottomettersi costringendola a mantenere in città un contingente di genovesi. E' con questa opera che si vede cessare la lotta tra le diverse città liguri che andava avanti dall'epoca di Annibale e che vede Genova vincere, infatti quest'ultima decide di demolire il porto di Albenga e molti marinai decisero di spostarsi nel vicino golfo alassino che era più sicuro e poterono continuare a mantenere i loro commerci anche se molto più limitati rispetto a da un tempo.
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