Inferno - Canto primo: differenze tra le versioni

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Dante ha riconosciuto il suo maestro e lo chiama per nome, vergognandosi un po' per la sua importanza: (parafrasi) "Sei tu quel [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] e quella la fonte di tanto parlare come un fiume? Tu che sei l'onore e il lume degli altri poeti, fa' che mi valga il grande studio e amore che ho avuto per la tua opera: tu sei il mio maestro e il mio ''autore'' (autorità), sei l'unico dal quale presi quel bello stile (poetico) che mi ha reso onore."
 
imatamenteDopo essersi raccomandato così animatamente allora Dante gli chiede quale ''famoso saggio'', se lo può aiutare con quella bestia che lo ha fatto tornare indietro e che gli fa tremare ''le vene e i polsi''. Virgilio allora indica a Dante, che ha iniziato a piangere, come a lui convenga iniziare un altro viaggio per uscire da questo luogo, perché la lupa non lascia passare nessuno ma anzi arriva a uccidere chi tenta di passare a causa della sua natura malvagia: essa non soddisfa mai la sua ''bramosa voglia'', anzi dopo aver mangiato è più affamata di prima e si accoppia con molti altri animali (con molti altri vizi).
Dopo essersi raccomandato così ann
imatamente allora Dante gli chiede quale ''famoso saggio'', se lo può aiutare con quella bestia che lo ha fatto tornare indietro e che gli fa tremare ''le vene e i polsi''. Virgilio allora indica a Dante, che ha iniziato a piangere, come a lui convenga iniziare un altro viaggio per uscire da questo luogo, perché la lupa non lascia passare nessuno ma anzi arriva a uccidere chi tenta di passare a causa della sua natura malvagia: essa non soddisfa mai la sua ''bramosa voglia'', anzi dopo aver mangiato è più affamata di prima e si accoppia con molti altri animali (con molti altri vizi).
 
Il fatto che Dante chiami quest'animale ''lupa'' e non ''lupo'' potrebbe essere indice di come egli volesse forse alludere anche alla [[lupa capitolina]], cioè a [[Roma]], sede del papato corrotto.