Jigai: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 4:
{{nihongo|'''Jigai'''|自害}} era un tradizionale metodo di [[suicidio rituale]] praticato dalle [[donna|donne]] in [[Giappone]] per mezzo del taglio della vena [[Vena giugulare|giugulare]], con un [[coltello]] [[tantō]] (una lama di 15-30 cm) o kaiken (di 15 cm). Spesso veniva nascosto prima dell'atto sotto la cintura (chiamata [[Obi_(cintura)|obi]]) del [[kimono]].
Il jigai è l'equivalente femminile del [[seppuku]], il suicidio rituale praticato dai guerrieri [[samurai]], conseguito tramite un profondo taglio dell'addome. Differentemente dal seppuku, si può compiere jigai senza assistenza (nel seppuku veniva individuato un [[kaishakunin]] che tagliava, durante il rituale, una parte del collo al suicida) e per questo motivo si può notare un minimo sfiguramento del volto dopo la morte.
Prima di commettere jigai spesso una donna si legava insieme le [[ginocchia]] per far trovare il proprio corpo in una posa dignitosa, passate le [[convulsioni]] ''ante-mortem''. Questo atto era spesso praticato per preservare l'[[onore]] se ci fosse stata un'imminente sconfitta militare o per prevenire uno [[stupro]]. L'esercito invasore, una volta entrato in una qualche abitazione, avrebbe visto la padrona di casa, seduta da sola, con la faccia rivolta dalla parte opposta rispetto alla porta ma una volta arrivato da lei, avrebbero scoperto che la stessa si era precedentemente e silenziosamente tolta la vita.
|