[[Mario Frick]], il miglior calciatore del [[LiechtesteinLiechtenstein]] di sempre, nel suo paese è un autentico idolo nazionale al pari dello sciatore [[Buchel]]. Attaccante possente e dalle formidabili doti atletiche, [[Frick]] è stato la vera rivelazione della scorsa stagione in C1. Dotato di una buona visione del gioco, ha raggiunto quest'anno la piena maturità e, a detta del suo ex-tecnico Cabrini •«merita la Serie A•». Nato a Chur Mario è cresciuto nel [[Balzers]] che insieme al [[Vaduz]] è la squadra più popolare del suo paese. Talento precoce, [[Frick]] si mette in luce ancora giovanissimo e a nemmeno vent'anni strappa un contratto nella [[Serie A svizzera]]. Nel [[1993]] per lui c'è la prima esperienza europea in [[coppa delle Coppe]]: dopo aver passato il turno preliminare i [[Balzers]] vengono eliminati malamente dal [[CSKA Sofia]] (0-8; 1-3).
Il [[1994]] è un anno molto importante per il giovane e per il suo piccolo stato: il 20 Aprile infatti, in una gara di qualificazione a [[Euro96]] ,debutta la nazionale di calcio del [[LiechtesteinLiechtenstein]] contro l'[[Irlanda del Nord]]. Tra gli undici titolari c'è anche il diciannovenne [[Frick]], già stella della squadra, che partecipa quindi a una partita storica per la sua nazione e non importa se il risultato finale veda il [[LiechtesteinLiechtenstein]] sconfitto per 4-1. Tra i 20 calciatori convocati per il match d'esordio Mario è l'unico ad avere un contratto professionistico. Dalla stagione successiva [[Frick]] gioca infatti nella [[Serie A svizzera]]: prima al [[San Gallo]] (2 anni), poi al [[Basilea]] (3) e infine nel [[Zurigo]] (1 anno e spiccioli) prima di essere ingaggiato ad novembre dall'[[Arezzo]].
In [[Svizzera]] [[Frick]], dopo gli esordi assai promettenti alterna alle buone annate disputate con la maglia del [[Basilea]] stagioni abbastanza anonime nello [[Zurigo]]. In questa città trova un ambiente che gli da poca fiducia e la sua resa in campo è deludente.
Uno sfogo [[Frick]] lo trova con la maglia della nazionale che gli regala diverse soddisfazioni: oltre ad essere il miglior realizzatore del piccolo stato alpino, Mario partecipa con una rete a quella che finora è stata l'unica vittoria in gare ufficiali del [[Liechtestein]] (Qualificazioni a [[Euro2000]]: [[LiechtesteinLiechtenstein]]-[[Azerbaigian]] 2-1). Indimenticabile è poi la partita con la [[Germania]] giocata l'8 Giugno 2000, nella quale [[Frick]] e compagni mettono per sessanta minuti in seria difficoltà la blasonata formazione tedesca. Al gol iniziale di [[Bierhoff]] risponde inaspettatamente al 17' [[Stocklasa]], su assist dello stesso [[Frick]]. Con la rete di [[Scholl]] al 31' la [[Germania]] va negli spogliatoi in vantaggio. La ripresa è per i tedeschi sciockante: al minuto 56 infatti [[Mario Frick]] segna con abilità la rete del clamoroso pareggio. La formazione teutonica ferita nell'orgoglio e impaurita da quella che sarebbe una figuraccia storica, reagisce veementemente chiudendo la partita con un esagerato 8-2. Sono gare come questa ad attirare l'attenzione dei dirigenti dell'[[Arezzo]], squadra alla disperata ricerca di un buon attaccante dopo la cessione in estate di [[Bazzani]].
Così Mario arriva in [[Italia]] a novembre e da subito spettacolo: nel match d'esordio in trasferta con la [[Lucchese]] (1-2) [[Frick]] segna una doppietta che vale tre punti. Da quella partita il suo ruolino di marcia diventa inarrestabile con una media vicina a un gol a partita e l'[[Arezzo]] vola passando dal 9•° al 4•° posto finale che vale i play-off. L'attaccante chiude la stagione con 16 reti, secondo capocannoniere dietro a [[Protti]] (17 gol in 31 presenze).