Adolf Eichmann: differenze tra le versioni
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La svolta nella vita di Eichmann fu probabilmente rappresentata dalla lettura di un libro, ''Lo stato ebraico'' di [[Theodor Herzl]], il fondatore del movimento [[sionismo|sionista]].
Affascinato dalla conoscenza del nemico, Eichmann intuì che una reale possibilità di fare carriera all'interno delle SS fosse proprio quella di presentarsi come esperto di [[ebraismo]] e sionismo e arrivò persino, nel [[1937]], a recarsi in [[Palestina]] dove, sotto copertura, visitò [[Haifa]] e diversi [[Kibbutz]], prima di essere scoperto
La grande occasione per Eichmann di distinguersi agli occhi dei capi delle SS e dei pezzi grossi del [[NSDAP|partito nazista]] arrivò nel [[1938]] quando, in seguito all'''[[Anschluss]]'', si rese necessario provvedere all'espulsione degli ebrei austriaci dal territorio annesso al Reich. Si insediò a [[Vienna]], nel palazzo del barone [[Philip de Rothschild]]. In merito all'evacuazione di Vienna, in cui gli ebrei vennero sistematicamente spogliati di ogni avere e costretti ad abbandonare precipitosamente il paese per tentare di salvarsi, Eichmann rivendicò con orgoglio la propria impresa, dicendo di aver «fatto trottare i signorini» cacciandone oltre 50.000 dall'[[Austria]].
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