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È l'artista femminile ad aver venduto il maggior numero di dischi negli Stati Uniti, con 71 milioni di copie all'attivo solo in questo mercato.<ref name="RIAA">Cfr. [http://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?table=tblTopArt ''Top Artists''], «[[Recording Industry Association of America]]», 18 aprile 2006</ref> In carriera ha collezionato un premio per ciascuna delle quattro categorie più importanti: due [[Academy Award|premi Oscar]] (cinema), nove [[Grammy Award]] (musica), sei [[Emmy Award]] (televisione) e un [[Tony Award]] (teatro).
 
==Biografia==
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Nasce a [[Brooklyn]], [[New York]], quartiere dove abita per tutta la sua infanzia e adolescenza. Suo padre, professore di lettere e filosofia in un liceo, morì quando aveva appena quindici mesi e il rapporto con il padre adottivo, dal quale la madre ebbe sua sorella, Roslyn Kind, fu molto tormentato.
Il conflitto parentale e la perdita del padre naturale ritorneranno come temi cardini in vari lavori cinematografici della futura artista (''[[Yentl]]'', ''[[Pazza]]'', ''[[Il principe delle maree]]'', ''[[L'amore ha due facce]]'').
 
==Carriera musicale==
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Si esibisce per la prima volta in un bar [[gay]] del [[Greenwich Village]] a [[Manhattan]] nel [[1960]] e riscuote subito grande successo. Decide di abbreviare il suo nome in '''Barbra''', più distintivo.
 
Nel [[1962]] firma per la [[Columbia Records]] e il suo primo album, ''The Barbra Streisand Album'', vinse nel [[1963]] due [[Grammy Award]]. Il suo successo continua e si ritrova nella top ten degli album pop di [[Billboard]] con tre album contemporaneamente, un risultato straordinario considerando che allora era in voga il [[rock and roll]] e spopolavano i [[The Beatles|Beatles]]. Fin dall'inizio si caratterizza per i tratti che daranno l'impronta alla sua carriera musicale: una voce potente e dal timbro singolare, un'intensità interpretativa e la predilezione per un repertorio poco conosciuto e talvolta "oscuro" (incide a decine le canzoni di [[Harold Arlen]]).
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Parallelamente cresce la sua fama a [[Broadway]], dove, è mattatrice assoluta nel musical ''[[Funny Girl (musical)|Funny Girl]]'', liberamente ispirato alla vita delle celebre "commedienne" [[Fanny Brice]], di [[Bob Merrill]] e [[Jule Styne]].
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La televisione la corteggia e Barbra contraccambia: memorabile è la sua partecipazione, a suon di duetti, allo show di [[Judy Garland]], la sua cantante preferita, così come con grandi ascolti vennero accolti i suoi quattro "speciali", nel periodo 1965-1968, in onda sulla [[CBS]] (il primo ''My name is Barbra'', applaudito da fan e critica, le fece vincere l'[[Emmy]] ed è considerato una pietra miliare nella storia della televisione americana).
 
In più di 40 anni di carriera, Barbra Streisand incide oltre 60 album, quasi tutti con la [[Columbia Records]]. Mentre i suoi primi album sono considerati dalla critica un retaggio delle sue prime esperienze in nightclub e teatro, i suoi lavori degli [[anni 1970|anni settanta]] sono decisamente improntati nel genere [[pop]]: il successo di alcuni suoi indimenticati singoli l'ha resa tanto nota al pubblico che il critico musicale Stephen Holden, nel [[1982]], finisce per proclamarla la cantante americana più influente nella storia della musica pop. Alcune famose canzoni che scalarono le classifiche di Billboard sono ''The Way We Were'', ''Evergreen'', ''No More Tears (Enough Is Enough)'' (insieme a [[Donna Summer]]) e ''Woman in Love''.
 
Nel [[1985]] ritorna alle sue radici e pubblica ''The Broadway Album'', inaspettato successo che mantenne la prima posizione per tre settimane e le valse 3 [[disco di platino|dischi di platino]]. Nei primi [[anni 1990|anni novanta]] la sua fama va leggermente scemando, ma la sua carriera musicale riprende il volo con un grande evento mediatico ''The Concert'', in occasione del Capodanno 1994, con il quale torna a cantare in pubblico dopo oltre due decenni di assenza dai palcoscenici.
 
Nel [[1995]] riceve il [[Grammy award]] per la carriera e l'album "Higher Ground" (1997) segna uno strepitoso ed inaspettato successo commerciale, con oltre 6 milioni di copie vendute nel mondo. Saluta il nuovo millennio con un concerto di fine anno, "Timeless", a cui segue un tour negli Stati Uniti e in Australia. Il suo disco "Guilty Pleasures" risale al [[2005]], che fu premiato con il disco di platino, è l'ideale seguito del capolavoro "Guilty" (1980) con Barry Gibb.
 
Al [[2007]], le vendite dei suoi album la rendono la cantante di maggior successo negli Stati Uniti, ma questo record rischia di essere presto sorpassato da [[Madonna (cantante)|Madonna]] (che già detiene il record mondiale) <ref>http://absolutemadonna.com/?p=6593</ref>.
 
Nel [[2009]] Barbra pubblica "Love Is The Answer", un album interamente prodotto da Diana Krall che debutta alla numero uno della classifica americana. Grazie a questo risultato la Streisand è l'unica artista ad avere almeno un album numero uno per 5 decenni consecutivi, infatti ha pubblicato album numeri uno rispettivamente negli anni Sessanta, Settanta, Ottanta, Novanta e Duemila. La settimana successiva l'album raggiunge la prima posizione anche nelle classifiche di vendita del Regno Unito.
 
==Carriera cinematografica==
[[File:Hello, Dolly!3 crop.jpg|right|thumb|Barbra Streisand in ''[[Hello, Dolly!|Hello, Dolly!]]'' ([[1969]])]]
 
Parallelamente alla carriera di cantante, viene quella di attrice: Barbra Streisand recitò in numerosi film, debuttando con grande fortuna nella versione cinematografica del musical ''[[Funny Girl]]'' ([[1968]]), per il quale fu insignita dell'[[Oscar alla migliore attrice]] (condiviso con [[Katharine Hepburn]]); alternando commedie (''[[Il gufo e la gattina]]'', ''[[Ma papà ti manda sola?]]'' con [[Ryan O'Neal]]), film drammatici (''[[Voglio la libertà]]'') e musicali (''[[Hello, Dolly!]]''), conquistò una seconda candidatura all'Oscar nel [[1974]] per il dramma ''[[Come eravamo]]'' di [[Sydney Pollack]], con [[Robert Redford]], e fu consacrata dal botteghino quale l'attrice di maggior successo commerciale degli anni Settanta.
Chiuso un ciclo con il film ''[[Funny Lady]]'', che fu costretta ad interpretare per un vincolo contrattuale impostole da [[Ray Stark]], Barbra decise di prendere in mano le redini del proprio destino ad Hollywood, rivestendo il ruolo di produttrice dei suoi film. D'ora in poi, da vera ''dea ex machina'' non reciterà più (con sole 2 eccezioni) in pellicole delle quali non avrà il controllo completo, il che comporterà una drastica diminuzione delle sue apparizioni sul grande schermo, a fronte di realizzazioni quasi tutte particolarmente personali ed intense; si noti come l'evoluzione di carriera di Barbra sia molto simile a quella dei colleghi (e amici) [[Warren Beatty]] e [[Robert Redford]].
[[File:Barbra Streisand.jpg|thumb|left|La Streisand durante la cerimonia degli Emmy del [[1995]]]]
Il primo progetto del nuovo corso fu il dramma musicale ''[[È nata una stella (film 1976)|È nata una stella]]'' del [[1976]], remake del capolavoro del [[1954]] con [[Judy Garland]], che si rivelò un enorme successo commerciale: la composizione della canzone ''Evergreen'' le fece conquistare un secondo Oscar, divenendo la prima donna a vincere l'[[Oscar per la migliore canzone]], nonché la prima attrice a conquistare una seconda statuetta "competitiva" al di fuori delle categorie recitative.
 
Dopo aver riformato con [[Ryan O'Neal]] un'accoppiata vincente, dal punto di vista degli incassi, nella commedia sgangherata sul mondo della boxe ''[[Ma che sei tutta matta?]]'' (1979), giunse il tempo di realizzare il sogno di passare dietro la macchina da presa. Con i film ''[[Yentl]]'' ([[1983]]) e ''[[Il principe delle maree]]'' ([[1991]]), Barbra Streisand si ritrova contemporaneamente attrice, produttrice e regista: due film apprezzati dalla critica, tant'è che entrambi ricevono numerose nomination all'Oscar: il secondo, in particolare, era candidato all'[[Oscar al miglior film]], [[Oscar al miglior attore|al miglior attore protagonista]], [[Oscar alla migliore attrice non protagonista|alla migliore attrice non protagonista]], [[Oscar alla migliore sceneggiatura non originale|alla miglior sceneggiatura non originale]], [[Oscar alla migliore fotografia|alla miglior fotografia]], [[Oscar per la migliore scenografia|alla miglior scenografia]] e [[Oscar alla migliore colonna sonora|alla miglior colonna sonora]], ma non ne vinse nessuno. Per entrambi i film fu coinvolta, caso più unico che raro, in infuocate polemiche per la mancata candidatura all'Oscar quale miglior regista; in modo particolare, nel 1984 si sollevò una feroce critica nei confronti della giuria, la quale fu accusata di aver volontariamente escluso la Streisand da ogni premio per il suo presunto comportamento compromettente. Lo stesso [[Steven Spielberg]] definì ''Yentl'' un capolavoro.
 
Dopo una terza (e ultima) regia nel film ''[[L'amore ha due facce]]'' (1996), la sua prima commedia dopo oltre 15 anni, è apparsa in un ruolo stravagante e ironico come moglie di [[Dustin Hoffman]] in ''[[Mi presenti i tuoi?]]'', film di larghissimo successo commerciale, campione d'incassi del [[2004]], al fianco di [[Robert De Niro]] e [[Ben Stiller]]. Nel [[2010]] partecipa al terzo capitolo della saga Mi presenti... intitolato [[Vi presento i nostri]] interpretando come nello scorso film la madre del protagonista che ha uno show televisivo improntato sul sesso.
 
==Premi==
La carriera di Barbra Streisand è costellata di premi e riconoscimenti: oltre ai due [[Premio Oscar|Oscar]], seguono sei [[Emmy Award]], undici [[Golden Globe]], dieci [[Grammy Award]], un [[Tony Award]], due Cable Ace award, l'American Film Institute's Lifetime Achievement Award, due [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] (come migliore attrice straniera), 30 album divenuti [[disco di platino]] nei soli Stati Uniti, più una lunga serie di altre onorificenze minori. Conta una stella nella [[Hollywood Walk of Fame]], al 6925 di Hollywood Boulevard.
 
Nel giugno 2007, durante il suo tour europeo, è stata insignita a Parigi della [[Legion d'Onore]] dal neo-presidente della Repubblica francese [[Nicolas Sarkozy]] (che esclamò: "Sei l'americana che amiamo!"), mentre a Berlino, alla presenza del sindaco [[Klaus Wowereit]], le è stato concesso l'onore di firmare direttamente alla [[Waldbühne]] (lo stadio "Palco nella foresta" dove ha tenuto un concerto) il prestigioso "Libro degli Ospiti", per la prima volta nella storia portato al di fuori del Municipio.
 
Si qualifica dunque come l'unica donna dello spettacolo al mondo a poter vantare un palmares così ricco.
 
==Vita pubblica e privata==