William Osler: differenze tra le versioni

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====A Oxford====
Nel [[1905]] dunque William Osler fu nominato alla Cattedra Regia di Medicina ad [[Oxford]], carica che mantenne fino all'anno della sua morte. Gli antichi collegi e gli alberi centenari erano qui vere novità per il medico americano: essi gli entrarono nel cuore, ma non abbastanza da fargli dimenticare il suo amore per la vita attiva, per le visite in corsia, per l'intenso impegno universitario <ref>Ibid. Pag. 181</ref>. Fin dall'inizio egli divenne un membro del Board of Curators della [[Bodleian Library]] ad Oxford, che rappresentava per lui l'incarnazione della biblioteca ideale, con la sua raccolta di antichi testi del XIV Sec. e dei successivi, con i suoi polverosi atti, di cui uno firmato da [[Enrico VI d'Inghilterra]], i suoi in folio <ref>Ibid. Pag. 188</ref>. A questo periodo risale il famoso ritratto dei "Big Four" (Osler, Welch, Kelly e Halsted) ad opera del pittore [[John Singer Sargent]]: i suoi vecchi colleghi erano infatti andati in quell'occasione a trovarlo in [[Inghilterra]] <ref>Ibid. Pag. 189</ref>. Nel [[1907]] fu lui a proporre l'idea di fondare la "[http://www.associationofphysicians.co.uk/index.cfm Association of Physicians of Great Britain and Ireland]", che ebbe come suo oragno ufficiale la prima rivista medica mai stampata dall'"[[Oxford University Press]]", il [http://en.wikipedia.org/wiki/Quarterly_journal_of_medicine Quarterly Journal of Medicine] <ref>Ibid. Pag. 196</ref>. Divenne anche collaboratore del [http://en.wikipedia.org/wiki/Christ_Church_College Christ Church College] ad [[Oxford]]. In questi anni fu particolarmente attivo il suo impegno nella lotta alla [[tubercolosi]], una malattia che stava piagando l'intero mondo occidentale. Due erano i fattori indispensabili: entusiasmo per il lavoro e perseveranza. Ad un certo momento Osler avvertì che era venuto il tempo di prendersi una lunga vacanza. Con le parole di [[Harvey Cushing]], riportate da E.G.Reid <ref>Ibid. Pag. 211</ref>: "PoichèPoiché aveva finito di rivedere il suo trattato, era un dato di fatto che sarebbe senza tante cerimonie uscito da casa sua un primo di Ottobre ([[1908]]) con in mano null'altro che una valigia, come se si preparasse ad un fine-settimana di vacanza piuttosto che per la lunga assenza necessaria ad assicurargli un accurato spolvero della mente." SI recò quindi a [[Parigi]], dove non mancò di visitare la tomba di [[Marie François Xavier Bichat]], e dove fu raggiunto dalla triste notizia della morte del Dr. Gilman; si diresse poi, sempre con la moglie, a [[Roma]], dove lo avvinse il fascino delle antiche vestigia romane. Successivamente andò a [[Firenze]], [[Venezia]], [[Verona]], [[Padova]], [[Milano]]. Tornato in [[Inghilterra]] per Pasqua, Osler terminò questo suo anno sabbatico in [[America]] e in [[Canada]] <ref>Ibid. Pag. 212-220</ref>. Nel [[1911]] Osler ebbe la grande sorpresa di venir proclamato [[Baronetto]] nella Coronation Honours List per i suoi grandi contributi nel campo della medicina <ref>Ibid. Pag. 233-234</ref>. Nel [[1913]] diede un ciclo di letture presso l'[[Università di Yale]], raccolte poi col nome di "The evolution of modern medicine", un testo particolarmente significativo perché riunisce la storia della medicina dagli albori fino a quel momento <ref>Ibid. Pag. 238-239</ref>.
 
===Gli anni della guerra e la morte===