Tito Romilio Roco Vaticano: differenze tra le versioni

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Apparteneva alla [[patrizipatrizio (storia romana)|patrizia]]a ''[[gens Romilia]]'', e sia suo padre che suo nonno si chiamavano Tito, secondo quanto riportato dai ''[[Fasti consolari]]''.
 
Fu eletto [[console (storia romana)|console]] assieme a [[Gaio Veturio Cicurino]] nel [[455 a.C.]] In quell'anno la città [[latini|latina]] di [[Tusculum]] chiese l'aiuto dei Romani contro le incursioni degli [[Equi]], che i due consoli affrontarono e sconfissero in battaglia nei pressi del [[monte Algido]]. Roco e Cicurino decisero di vendere il bottino per rimpinguare le vuote casse dell'[[erario]], ma così facendo si inimicarono i [[plebei]], che costituivano la gran parte dell'esercito, e che avevano sperato di spartirsi quel bottino. Così, alla fine del mandato, il [[tribuno della plebe]] [[Gaio Calvo Cicerone]] fece condannare Roco al pagamento della somma di 10.000 [[asse (moneta)|assi]].