John Wayne: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 12:
|Attività = attore cinematografico
|Nazionalità = statunitense
|Immagine = John Wayne
|Didascalia = John Wayne nel
|Premio1 = Oscar
|Specialità1 = al miglior attore
Riga 32:
=== Carriera cinematografica ===
Mentre lavorava alla [[Fox Film Corporation]] per 75 [[dollari]] a ruolo, nel [[1929]] Wayne recitò nel il film ''[[Parole e musica (film 1929)|Parole e musica]]'' e, nei titoli di coda, venne presentato col nome di ''Duke Morrison''. Ma il suo primo ruolo importante fu nel [[western]] ''[[Il grande sentiero (film 1930)|Il grande sentiero]]'' ([[1930]]), diretto da [[Raoul Walsh]], il quale dapprima gli suggerì il nome d'arte "Anthony Wayne" (in onore del generale "Mad Anthony" Wayne, che combatté nella [[guerra di indipendenza americana]]), ma poiché il capo della Fox Studios [[Winfield Sheehan]] riteneva che il nome suonasse "troppo italiano", alla fine Walsh suggerì '''John Wayne'''. Sheehan acconsentì e il nuovo nome d'arte di Duke venne confermato come definitivo, malgrado lo stesso Wayne non fosse presente alla decisione<ref>Roberts & Olson, p. 84.</ref>. Lo [[stipendio]] del giovane attore venne incrementato a 105 dollari a settimana. ''Il grande sentiero'' venne girato in due versioni, una standard e una innovativa e di migliore qualità in [[widescreen]]; sfortunatamente solo pochi cinematografi erano attrezzati per mostrare la seconda versione e gran parte della fatica venne sprecata, tanto che la pellicola venne considerata un flop<ref name=Clooney195>{{cite book |last1=Clooney |first1=Nick |authorlink1=Nick Clooney |title=The Movies That Changed Us: Reflections on the Screen|date=November 2002|publisher=Atria Books, a trademark of Simon & Schuster |___location=New York |isbn=0-7434-1043-2 |page=195}}</ref>. Dopo il fallimento del film, Wayne venne relegato a piccoli ruoli, apparendo principalmente in western di modesto rilievo per case di produzioni minori, come la [[Monogram]] e la [[Republic Pictures]], più precisamente in otto opere tra il [[1930]] ed il [[1939]], secondo il conteggio dello stesso Duke<ref>Clooney, p. 196.</ref>. ▼
[[File:John Wayne Reap The Wild Wind.jpg|thumb|right|John Wayne in ''[[Vento selvaggio]]'' ([[1942]])]]
▲Mentre lavorava alla [[Fox Film Corporation]] per 75 [[dollari]] a ruolo, nel [[1929]] Wayne recitò nel il film ''[[Parole e musica (film 1929)|Parole e musica]]'' e, nei titoli di coda, venne presentato col nome di ''Duke Morrison''. Ma il suo primo ruolo importante fu nel [[western]] ''[[Il grande sentiero (film 1930)|Il grande sentiero]]'' ([[1930]]), diretto da [[Raoul Walsh]], il quale dapprima gli suggerì il nome d'arte "Anthony Wayne" (in onore del generale "Mad Anthony" Wayne, che combatté nella [[guerra di indipendenza americana]]), ma poiché il capo della Fox Studios [[Winfield Sheehan]] riteneva che il nome suonasse "troppo italiano", alla fine Walsh suggerì '''John Wayne'''. Sheehan acconsentì e il nuovo nome d'arte di Duke venne confermato come definitivo, malgrado lo stesso Wayne non fosse presente alla decisione<ref>Roberts & Olson, p. 84.</ref>. Lo [[stipendio]] del giovane attore venne incrementato a 105 dollari a settimana. ''Il grande sentiero'' venne girato in due versioni, una standard e una innovativa e di migliore qualità in [[widescreen]]; sfortunatamente solo pochi cinematografi erano attrezzati per mostrare la seconda versione e gran parte della fatica venne sprecata, tanto che la pellicola venne considerata un flop<ref name=Clooney195>{{cite book |last1=Clooney |first1=Nick |authorlink1=Nick Clooney |title=The Movies That Changed Us: Reflections on the Screen|date=November 2002|publisher=Atria Books, a trademark of Simon & Schuster |___location=New York |isbn=0-7434-1043-2 |page=195}}</ref>. Dopo il fallimento del film, Wayne venne relegato a piccoli ruoli, apparendo principalmente in western di modesto rilievo per case di produzioni minori, come la [[Monogram]] e la [[Republic Pictures]], più precisamente in otto opere tra il [[1930]] ed il [[1939]], secondo il conteggio dello stesso Duke<ref>Clooney, p. 196.</ref>.
[[File:John Wayne in Wake of the Red Witch trailer.jpg|thumb|right|Wayne in ''[[La strega rossa]]'' ([[1948]]).]]
L'amicizia con John Ford portò Wayne a lavorare con il regista in venti film su un periodo di trentacinque anni. Sotto la direzione di Ford, l'attore interpretò i suoi ruoli più celebri, a partire da quello di Ringo Kid in ''[[Ombre rosse]]'' ([[1939]]), il western che diede la svolta decisiva alla sua carriera, proseguendo con la ''trilogia sulla Cavalleria'', comprendente ''[[Il massacro di Fort Apache]]'' ([[1948]]), ''[[I cavalieri del Nord Ovest]]'' ([[1949]]) e ''[[Rio Bravo (film)|Rio Bravo]]'' ([[1950]]), e ancora in ''[[Un uomo tranquillo]]'' ([[1952]]), ''[[Sentieri selvaggi]]'' ([[1956]]), ''[[L'uomo che uccise Liberty Valance]]'' ([[1962]]).
Riga 43 ⟶ 44:
[[File:The searchers Ford Trailer screenshot (8-crop).jpg|thumb|right|nel ruolo di Ethan Edwards in ''[[Sentieri selvaggi]]'' ([[1956]])]]
L'interpretazione del personaggio di Ethan Edwards in ''[[Sentieri selvaggi]]'' ([[1956]]) viene considerata una delle migliori mai offerte da Wayne, che diede il nome di Ethan a uno dei suoi figli. Nonostante l'enorme numero di film girati, l'attore vinse il suo unico [[premio Oscar]] solo nel [[1970]] per ''[[Il Grinta]]'' ([[1969]]), mentre nel passato - oltre alla citata candidatura quale migliore attore per ''Iwo Jima, deserto di fuoco'' ([[1950]]) - ne aveva ricevuta una come produttore per ''[[La battaglia di Alamo (film)|La battaglia di Alamo]]'' ([[1960]]), ambizioso progetto di cui curò anche la regia. Passò dall'altra parte della [[cinepresa]] in un'altra sola occasione, firmando la regia de ''[[Berretti verdi (film)|Berretti verdi]]'' ([[1968]]), film che decise di girare dopo essere stato in [[Vietnam]] nel [[1966]], in un giro tra le truppe americane. La pellicola, dal carattere fortemente patriottico, gli costò accuse di militarismo; l'aperto sostegno alla [[guerra in Vietnam]] procurò a Wayne una certa impopolarità politica, soprattutto tra le giovani generazioni.
La sua ultima interpretazione risale al [[1976]] nel film ''[[Il pistolero (film 1976)|Il pistolero]]'' di [[Don Siegel]], con la partecipazione di [[Ron Howard]], una sorta di testamento cinematografico in cui Wayne - all'epoca già gravemente malato - veste i panni di un anziano [[pistolero]] di grande fama, affetto da un cancro incurabile, che decide di ritornare a [[Carson City]] per regolare alcuni conti in sospeso prima di morire.
| |||