Regno di Gerusalemme: differenze tra le versioni

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Un nuovo piano tentò la riconquista di Gerusalemme attraverso l'Egitto, durante la [[quinta crociata]] contro [[Damietta]] del [[1217]]: i crociati pensavano che occupando il prezioso scalo commerciale portuale avrebbero potuto trattare uno scambio con la Città Santa, ma si rivelò un fallimento.
 
Nel [[1229]] l'Imperatore [[Federico II del Sacro Romano Impero|Federico II]], titolare del Regno per effetto del suo matrimonio con l'[[Isabella II di Gerusalemme|erede]], riuscì a recuperare Gerusalemme attraverso un trattato col Sultano [[ayyubide]] [[al-Malik al-Kamil]] (la "[[sesta crociata]]"). Gerusalemme venne ceduta smantellata e indifendibile; tra il 1240 e il 1290 si sperò poi in un soccorso da parte della nuova potenza [[tartari|tartara]]. Nel [[1244]] le truppe nomadidisperse dei [[Impero corasmio|kwarizmiani]] (da quanto rimaneva dell'enorme esercito annientato dai Mongoli) riprendevano Gerusalemme, che era ancora smantellata secondo l'accordo tra Federico II e il sultano egizio: in quell'occasione vennero definitivamente cacciati o uccisi tutti i cristiani che vi abitavano. L'equilibrio della zona venne ulteriormente sconvolto e rovesciato con la presa di potere dei [[mamelucchi]], che rovesciarono i loro signori ayyubidi in Egitto con l'aiuto dei partecipanti alla [[settima crociata]] (di nuovo capeggiata da [[Luigi IX di Francia]]) e la conquista di [[Baghdad]] da parte dei [[Mongoli]], che uccisero l'ultimo califfo [[abbaside]].
 
Nel periodo compreso tra [[1229]] e [[1268]] il re di Gerusalemme risiedette in Europa dove aveva un altro dominio più esteso e di maggior interesse di cui occuparsi, ed era sostituito da un reggente. Il titolo fu ereditato da [[Corrado IV del Sacro Romano Impero|Corrado IV]], figlio di Federico II e [[Iolanda di Gerusalemme]], e più tardi da suo figlio [[Corrado III di Gerusalemme|Corrado]].