Utente:76andywow/Sandbox: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 32:
A dodici anni, Angelina andò ad imparare il mestiere di sarta presso una vicina di casa, attività che seguì fino al 1937, primo anno della sua infermità. Era una bambina sana e robusta e la sua giornata era vissuta tra casa, lavoro e chiesa.
Angelina fu iscritta all'[[Azione Cattolica]] fin da bambina e da quando ricevette la prima Comunione frequentava la Messa ogni giorno, trattenendosi in chiesa in preghiera dopo la funzione. La Messa si diceva molto presto e lei a volte vi andava facendosi strada con una piccola candela o con una lanterna, anche nelle giornate più fredde.
Nel 1934 don Giuseppe Marchi fece l'ingresso a Sala come nuovo parroco e decise di rifondare l'Azione Cattolica, dando anche nuovo impulso alla vita religiosa del paesino, al culto dell'Eucarestia e della Passione di Gesù. Questo anno é considerato da Angelina decisivo per la propria vita spirituale.
Infatti, dopo una breve indecisione, don Marchi affidò ad Angelina l’incarico di Delegata Beniamine, il giorno 8 dicembre 1934: incarico che svolse fino al 1937 quando divenne Delegata Aspiranti e infine Presidente della Sezione femminile.
Angelina si impegnò moltissimo nell’apostolato con le fanciulle, e vi riversò tutta l'energia che la sua spiritualità le dava. Era un’educatrice molto attenta: cercava di entrare nella psicologia delle bambine per poter parlare loro dell'Amore di Dio.
La giovane ragazza aveva il desiderio di conscrarsi al Signore, così col permesso del suo padre spirituale (lo stesso don Giuseppe Marchi), l'8 dicembre 1936 emise voto di verginità, che poi ripeté nel 1937.
Si fece di tutto per poter risolvere il caso: dal 31 luglio
Tutto ciò non bloccò né spaesò Angelina. Ella anzi ravvivò sempre più il suo desiderio di santità e fece della sofferenza fisica e della sofferenza morale, che dovette subire proprio in famiglia per l’incomprensione del padre, il materiale prezioso, il tesoro per la sua offerta di vittima al Signore; vittima di riparazione, un martirio d’amore per il mondo intero: la Chiesa, il Papa, i Sacerdoti, i Missionari, le anime consacrate e tutte le anime…
Infatti il 16 giugno 1938 si legava a Gesù Eucaristia col voto di castità perpetua e col voto di vittima, per essere unita, nella gioia, alla Passione redentrice di Gesù.
|