Epinico: differenze tra le versioni

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|Cognome =
|PostCognomeVirgola =
|PreData = [[lingua latina|latino]]: ''Epinicus''; ''[[floruit]]'' [[475]]-[[478]]
|Sesso = M
|LuogoNascita =
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|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 480
|Attività = generale
|Epoca = 400
|Nazionalità = bizantino
|FineIncipit = è stato un [[prefettoPrefetto del pretorio d'Oriente]] dell'[[Impero romano d'Oriente]], coinvolto nelle lotte di potere attorno all'imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]]
|Immagine =
|Didascalia =
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==Biografia==
Epinico era un parente di [[Verina]], imperatrice e moglie dell'imperatore [[Leone I (imperatore)|Leone I]]. Nel [[475]] ricevette un editto dell'imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]], contenuto nel [[Codice giustinianeo]],<ref>''Codex Iustiniani'', 5.5.8; citato in Grubbs, Judith Evans, ''Women and the Law in the Roman Empire'', Routledge, 2002, ISBN 0415152402, p. 166.</ref> riguardante il matrimonio di donne egiziane con i fratelli dei loro mariti morti. Nel [[476]], aiutò il nuovo imperatore [[Basilisco (imperatore)|Basilisco]], fratello di Verina, a ottenere denaro dalla Chiesa.
 
Nativo della [[Frigia]], era probabilmente un mero notaio privato, che divenne amministratore dei possedimenti di Urbicio, tramite il quale conobbe [[Verina]], imperatrice e moglie dell'imperatore [[Leone I (imperatore)|Leone I]]. Fu grazie alla sua intercessione che Epinico fece rapidamente carriera a corte.
Nel [[478]] assoldò un barbaro, un [[alani|alano]], per assassinare il generale [[isauria|isaurico]] [[Illo (generale)|Illo]], avversario di Verina; il complotto fallì e l'imperatore in carica, Zenone ritornato sul trono, fece decadere Epinico dalla sua funzione e lo consegnò a Illo, il quale lo imprigionò in un castello in Isauria. Durante la prigionia Illo gli fece dichiarare che il sicario era stato inviato da Verina.
 
Ricoprì l'incarico di ''[[Comes rerum privatarum]]'' e poi, nel [[474]], quello di ''[[Comes sacrarum largitionum]]''.
 
Epinico era un parente di [[Verina]],Prefetto imperatricedel epretorio moglie delld'imperatore [[Leone I (imperatore)|Leone IOriente]]., Nelnel [[475]] ricevette un editto dell'imperatore [[Zenone (imperatore)|Zenone]], contenuto nel [[Codice giustinianeo]],<ref>''Codex Iustiniani'', 5.5.8; citato in Grubbs, Judith Evans, ''Women and the Law in the Roman Empire'', Routledge, 2002, ISBN 0415152402, p. 166.</ref> riguardante il matrimonio di donne egiziane con i fratelli dei loro mariti morti. Nel [[476]], aiutòAiutò il nuovo imperatore [[Basilisco (imperatore)|Basilisco]], il fratello di Verina che aveva rovesciato Zenone, a ottenere denaro dalla Chiesa. Noto per la sua avarizia, divenne molto impopolare a causa delle tasse straordinarie che impose, e fu per questo rimosso dall'incarico. Raggiunse però il rango di ''patricius'' e quello di console onorario.
 
Evidentemente passò dalla parte di Zenone, dato che al ritorno di questi, nel [[476]], mantenne la propria influenza a corte.
 
Nel [[478]] assoldò un barbaro, un [[alani|alano]], per assassinare il generale [[isauria|isaurico]] [[Illo (generale)|Illo]], avversario di Verina; il complotto fallì e l'imperatoreZenone inlo carica,mandò Zenonein ritornatoesilio sulin tronoIsauria, fecema decaderelo Epinicorichiamò dallaquando suae funzionesi ericonciliò locon consegnòlui aquando Illo,disse ilche qualeera lostata imprigionòVerina ina unorganizzare castelloil in Isauriacomplotto. DuranteÈ lapossibile prigioniache Illoal glimomento fecedel dichiararecomplotto chericoprisse illa sicariocarica eradi stato''[[Praefectus inviatourbi]]'' dadi VerinaCostantinopoli.
 
Nel [[480]] fu coinvolto in un altro complotto, assieme a Dioniso e [[Traustila]] ma, scoperti, furono messi a morte.
 
== Note ==
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* [[Giovanni di Antiochia (cronista)|Giovanni di Antiochia]], frammento 95
=== Fonti secondarie ===
* «Epinicus», [[The Prosopography of the Later Roman Empire|PLRE]] II, p. 397.
*{{cita libro|cognome=Bury |nome=John Bagnall |titolo=History of the Later Roman Empire |annooriginale=1923 |url=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/BURLAT/home.html |datadiaccesso=23-8-2006 |anno=1958 |editore=Dover Books |lingua=inglese |pagine=pp.&nbsp;389-395 |capitolo=XII.1 The Usurpation of Basiliscus (A.D. 475‑476) |urlcapitolo=http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/secondary/BURLAT/12*.html}} (dal sito [[LacusCurtius]])
*{{cita libro|cognome=Friell |nome=Gerard |coautori=Stephen Williams |titolo=The Rome That Did Not Fall |anno=1998 |mese=dicembre|editore=Routledge |lingua=inglese |id=ISBN 0-415-15403-0 |pagine=p. 185 }}
{{Portale|biografie|Bisanzio}}
 
[[Categoria:Prefetti del pretorio d'Oriente]]