Socrate: differenze tra le versioni

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{{quote|Ma posto anche che si negasse l'autenticità dell'Alcibiade Maggiore (ma io sono ben lungi dall'essere di questo parere), rimane il fatto che il ''Fedone'' dice le stesse cose, sia pure con altro linguaggio, ossia che ''il vero uomo è la sua anima''.|G. Reale, ''La concezione dell'anima in Platone'', in ''Interiorità e anima: la psychè in Platone'', pag. 222, a cura di Maurizio Migliori, Linda M. Napolitano Valditara e Arianna Fermani, Vita e Pensiero, 2007}}
 
Per quanto riguarda il "Fedone", ultimo dialogo della prima tetralogia di [[Trasillo di Mende|Trasillo]], che tratta del contesto in cui si svolge la morte di Socrate, lo studio stilistico dell'opera, più narrativa che dialogica, pur motivando alcuni studiosi ad assegnare l'opera al periodo della maturità <ref>L. Brandwood, ''Stylometry and chronology'', in [http://books.google.it/books?id=QmmBpP41slwC&printsec=frontcover&source=gbs_atb#v=onepage&q&f=false ''The Cambridge Companion to Plato''], edited by R. Kraut, Cambridge 1992, p. 109, 115.</ref> anziché a quello giovanile come sostenuto da altri,<ref>[http://www.filosofico.net/fedone.html]</ref> avvalora comunque l'autenticità del Socrate storico.<ref>W.K.C. Guthrie, ''Socrate'', trad. it., Bologna 1986.</ref> Il vero argomento di cui tratta il ''Fedone'' è infatti, come dice lo stesso Platone, «il discorso di Socrate intorno all'anima».<ref>Platone, ''Lettera XIII, 363.</ref> Secondo gli interpreti, pertanto, il fatto che in esso Platone vi esponga gran parte della propria personale dottrina non offusca l'autentico messaggio di Socrate.<ref>«Certamente la struttura dialettica delle argomentazioni svolte a livelli diversi, di crescente profondità, e la teoria delle idee appartengono a Platone, che era sui quarant'anni quando scrisse il ''Fedone'', e non a Socrate; tuttavia il messaggio della vita e della morte di Socrate, così come questo dialogo lo affida a noi, è, per quanto riguarda l'orientamento di fondo, un documento di genuino valore storico, a meno che non si voglia supporre Platone stesso capace di una conscia e deliberata falsificazione, riconoscibile come tale dalle persone che egli cita come fonti del suo racconto» (Matteo Perrini, ''[http://www.ccdc.it/UpLoadDocumenti/Fedone.pdf Fedone, o delle ultime ore di Socrate]'', ''Giornale di Brescia'', 1996).</ref>
 
=== Il ''[[Demone|Dáimon]]'' (Δαίμων) socratico ===