Leonida Repaci: differenze tra le versioni

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Nel [[1925]] dopo aver portato in teatro il racconto ''La madre incatenata'', inizia ''La storia dei Rupe'', che nel 1933 gli farà vincere il [[Premio Bagutta]] e, tra varie versioni, lo accompagnerà fino agli [[anni 1970|anni settanta]], dopo aver lavorato alla redazione de [[L'Unità (quotidiano)|L'Unità]] sin dal primo numero, collabora sia alla ''[[Gazzetta del Popolo]]'' sia a ''[[La Stampa]]''.
 
Nel [[1929]] a Milano, da una sua idea, con il contributo di Salsa e Colantuoni, nasce a Milano il [[Premio Viareggio]] del<ref>Repaci quale assumeràmantenne la presidenza finoper aglitutto ultimiil anniresto della sua vita. e che, grazieGrazie al suo grande senso organizzativo, il «Viareggio» continua ad essere a tutt'oggi uno dei premi di letteratura più ambiti della letteratura italiana.</ref>. Nei giorni del premio Viareggio, immerso nel grande fervore organizzativo, conobbe e sposò Albertina Antonelli <ref>La coppia visse affiatata fino alla morte di lei, avvenuta nel [[1984]].</ref>.
 
Finita la [[Seconda guerra mondiale]], dopo una breve e intensa vita partigianaRepaci, spinto dal suo quasi esasperatospiccato senso organizzativo, fonda fondò con [[Renato Angiolillo]] il quotidiano indipendente ''[[il Tempo]]'' rimanendone nove mesi condirettore. Nel primafebbraio di[[1945]], passarerotto allail sodalizio con Angiolillo, accettò la direzione dide ''[[Epoca (rivista)|L'Epoca]]'', eper poi passare alla direzione dell'''[[Umanità (rivista)|Umanità]]'';. organizzaOrganizzò infine con [[Mario Socrate]] e [[Franco Antonicelli]] il memorabile convegno ''Cultura e Resistenza'', a [[Venezia]].
Nei giorni del premio Viareggio immerso nel grande fervore organizzativo conobbe e sposò pure Albertina Antonelli alla quale rimase fedele fino alla morte di lei avvenuta nel [[1984]].
 
Finita la [[Seconda guerra mondiale]] dopo una breve e intensa vita partigiana, spinto dal suo quasi esasperato senso organizzativo fonda con [[Renato Angiolillo]] ''[[il Tempo]]'' rimanendone nove mesi condirettore prima di passare alla direzione di ''[[Epoca (rivista)|Epoca]]'' e poi alla direzione dell'''[[Umanità (rivista)|Umanità]]''; organizza infine con [[Mario Socrate]] e [[Franco Antonicelli]] il memorabile convegno ''Cultura e Resistenza'', a [[Venezia]].
 
Il dopoguerra dopo il ripristino del Premio Viareggio per Rèpaci è un susseguirsi frenetico di proposte e idee che lo maturano positivamente sia intellettualmente sia a livello umano che sociale; fonda e presiede il [[Premio Fila delle Tre Arti]], e il [[Premio Sila]] ([[1948]]).<br/>