Maggioriano: differenze tra le versioni
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Fu probabilmente in questa occasione che inviò il ''[[comes]]'' e ''[[patricius]] Occidentis'' [[Marcellino (generale romano)|Marcellino]] in [[Sicilia]], ad invadere l'isola occupata dai Vandali con un esercito di [[Unni]]. Marcellino era il ''comes rei militaris'' (governatore) della provincia dell'[[Illiria]], ma di fatto, a partire dalla morte di [[Flavio Ezio]], si era reso indipendente grazie al controllo di un forte esercito, non riconoscendo l'autorità imperiale: Maggioriano era riuscito a convincerlo a riconoscere nuovamente l'autorità dell'imperatore, e persino a collaborare militarmente agli sforzi dell'Impero.<ref name="jones241">[[Arnold Hugh Martin Jones|Jones, Arnold Hugh Martin]], ''The Later Roman Empire, 284-602'', JHU Press, 1986, ISBN 0-8018-3353-1, p. 241.</ref>
Dopo dei preparativi iniziali durati tutto il [[459]] sotto il comando di [[Nepoziano (magister militiae)|Nepoziano]] e del ''comes'' goto [[Sunierico]] e volti contro i [[Suebi]], Maggioriano raccolse dunque l'esercito in [[Liguria]] e iniziò l'occupazione della Spagna, passando dall'[[Aquitania]] e dalla ''[[Novempopulana]]'' e provenendo dunque dalla corte di Teodorico a [[Tolosa]] (maggio [[460]]). Nel frattempo Genserico, temendo l'invasione romana, cercò di negoziare una pace con Maggioriano, il quale la rifiutò; il re dei Vandali decise allora di distruggere tutte le fonti di approvvigionamento nella [[Mauretania]], in quanto riteneva che quello fosse il luogo dove Maggioriano e il suo esercito sarebbero sbarcati per invadere l'Africa, e fece fare delle incursioni alla propria flotta nelle acque vicine alla zona di sbarco.<ref name=prisco27 /> Intanto Maggioriano stava conquistando la Spagna: mentre Nepoziano e Sunierico sconfiggevano i Suebi a ''[[Lugo (Spagna)|Lucus Augusti]]'' e conquistavano [[Scallabis]] in [[Lusitania]], l'imperatore passò da ''Caesaraugusta'' ([[Saragozza]]), dove fece un ''[[adventus]]'' imperiale formale,<ref>Roger Collins, ''Visigothic Spain, 409-711'', Blackwell Publishing, 2004, ISBN 0-631-18185-7, p. 32.</ref> e aveva raggiunto la [[Cartaginense]], quando la sua flotta, attraccata a ''Portus Illicitanus'' (vicino [[
Maggioriano, privato di quella flotta che gli era necessaria per l'invasione, annullò l'attacco ai Vandali e si mise sulla via del ritorno: quando ricevette gli ambasciatori di Genserico, accettò di stipulare la pace, che probabilmente prevedeva il riconoscimento romano dell'occupazione ''de facto'' della Mauretania da parte vandala. Sulla via per l'Italia l'imperatore si fermò ad [[Arelate]].<ref name=gallica>''[[Chronica gallica]] a. 511''.</ref>
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