Utente:Triple 8/Gabriel Batistuta: differenze tra le versioni

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===L'adolescenza e le prime esperienze calcistiche===
{{Nota|titolo=La famiglia Batistuta|contenuto=La famiglia dei Batistuta ha origini italiane: a metà [[anni 1990]] l'esperto Livio Tofful contattò Gabriel per cercare di ricostruirne la [[genealogia]].<ref name=bati80 >{{Cita|Batistuta|p. 80}}</ref> I risultati portarono Tofful a scoprire che Domingo Batistuta, trisnonno di Gabriel, era di [[Borgnano]] ([[frazione]] di [[Cormons]]), mentre la trisnonna era Maria Zorzon di [[Brazzano]].<ref name=bati80 /> A metà del [[XIX secolo]] emigrarono entrambi in [[Argentina]], ma le tracce si persero in seguito allo smarrimento dei documenti riguardanti Domingo: morto durante un naufragio, non vi fu modo, per Osmar Batistuta, di scoprire ulteriori informazioni all'Ufficio immigrazione di Buenos Aires.<ref name=bati80 /> Melchior e Catalina, genitori di Osmar, vivevano originariamente a Reconquista.<ref name=bati11 /> Melchior era un proprietario terriero, e possedeva allevamenti di bestiame di vario genere:<ref name=bati11 /> la fortuna della famiglia scemò notevolmente quando Osmar tornò dal servizio militare.<ref name=bati12 /> Toccò dunque a lui ricostituire il patrimonio perduto, lavorando al mattatoio Friar,<ref name=bati15>{{Cita|Batistuta|p. 15}}</ref> dapprima come dipendente e in seguito come dirigente.<ref name=bati16>{{Cita|Batistuta|p. 16}}</ref>}}
Come già detto, Batistuta conosce il calcio a sedici anni: leggermente sovrappeso, gli viene dato il soprannome di ''gordo'' (grasso),<ref name=bati26>{{Cita|Batistuta|p. 26}}</ref> mentre per i suoi capelli biondi (colore poco comune in Argentina) viene chiamato ''[[gringo]]''.<ref name=bati33>{{Cita|Batistuta|p. 33}}</ref> Alle scuole superiori ebbe le prime occasioni di giocare a calcio: chiuso da compagni più abili nelle discipline di pallavolo e pallacanestro, sport cui Batistuta si era maggiormente avvicinato, per partecipare alle Intercollegiali, una competizione che coinvolgeva le scuole della zona, dovette segnarsi nella squadra di calcio.<ref name=bati29>{{Cita|Batistuta|p. 29}}</ref> Il primo campetto si trovava nel [[barrio]] Chapero, e Batistuta vi si ritrovava con gli amici per giocare: nacque così il ''Grupo Alegria'', la prima formazione amatoriale dell'argentino.<ref name=bati32>{{Cita|Batistuta|p. 32}}</ref> Passato poi nelle giovanili del Platense, partecipa con tale maglia alla prima partita ufficiale contro il Racing di Reconquista all'età di sedici anni e mezzo.<ref name=bati35>{{Cita|Batistuta|p. 35}}</ref> Con il Platense rimane per due anni, fino alla chiamata del Newell's, che grazie al proprio osservatore [[Jorge Griffa]] aveva scoperto il talento di Batistuta.<ref name=bati36>{{Cita|Batistuta|p. 36}}</ref> Insieme a Gustavo Masat (futuro partecipante al {{WCU|1989}}) si trasferisce a [[Rosario (Argentina)|Rosario]], dove trova [[Marcelo Bielsa]], suo primo tecnico.<ref name=bati3839>{{Cita|Batistuta|pp. 38-39}}</ref> Durante il suo periodo al Newell's Old Boys stringe amicizia con diversi giocatori, tra cui [[Darío Franco]] e [[Fernando Gamboa]], alternando partite a carte a visite al [[Parque de la Independencia]].<ref name=bati4041>{{Cita|Batistuta|pp. 40-41}}</ref> Lasciata la camerata comune ove abitavano i giocatori delle giovanili del Newell's, Batistuta e Masat trovano una sistemazione indipendente nelle vicinanze dello stadio.<ref name=bati43>{{Cita|Batistuta|p. 43}}</ref> Nel [[febbraio]] del [[1989]] Batistuta vive la sua prima esperienza lontano dal [[Sud America]], partecipando al [[Torneo di Viareggio 1989]],<ref name=bati46>{{Cita|Batistuta|p.46}}</ref> mentre nel [[giugno]] dello stesso anno si lega al [[procuratore]] Settimio Aloisio, con cui rimarrà per molti anni a seguire.<ref name=bati47>{{Cita|Batistuta|p. 47}}</ref>
 
===La maturità===