Luciano Morpurgo: differenze tra le versioni
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All'entrata in guerra dell'Italia nel 1915, lasciò clandestinamente Spalato - allora nell'[[Impero Austroungarico]] - per Roma, ove iniziò ad occuparsi professionalmente di fotografia. Nel 1919 fondò la ''Società Tipografica Grafia S.E.D.A. – Sezione Edizioni d’ Arte'' divenuta nel 1924 ''I.F.I. - Istituto Fotografico Italiano''. Nel 1925 fondò la ''Casa Editrice Luciano Morpurgo'', con l’ intento di pubblicare libri di viaggio e di arte.
Agli anni '20 e '30 del XX secolo risalgono alcuni dei suoi più famosi ''reportage''
Nel 1938 pubblicò un fortunato libro per l'infanzia, dal titolo ''Quando ero fanciullo'': si è però nel pieno delle leggi razziali e quindi Morpurgo fu costretto a ritirare l'opera. Iniziò un periodo penoso per Morpurgo, che per l'Italia aveva lasciato la sua città natale e che si vedeva da essa ripudiato, impossibilitato a lavorare e a condurre una vita normale. Per i suoi meriti particolari, Morpurgo - che scrisse anche una lettera di supplica a [[Benito Mussolini|Mussolini]] - il 26 ottobre 1941 venne discriminato (e cioè ''escluso'') dall'applicazione piena delle leggi razziali: gli venne quindi consentita la ripresa dell'attività editoriale e la ristampa di ''Quando ero fanciullo'', purché non utilizzasse il suo vero nome ma uno pseudonimo: fu così che nel 1942 riapparve nelle librerie il suo libro, a nome di ''Luciano Spalatino''
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