Rodolfo Celletti: differenze tra le versioni

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Dopo aver servito nell'esercito dal 1937 al 1943, nel dopoguerra si laureò in legge. Alternò per lungo tempo l'attività di dirigente d'azienda a quella di musicologo e critico musicale autodidatta<ref>Healey (1998) pag. 128</ref>, collaborando a varie riviste e pubblicando saggi, tra cui, fondamentale, quello sulla storia della vocalità, che costituisce il settimo volume della monumentale "''Storia dell'opera''", edita dalla UTET<ref>Gelli, Piero, "prefazione", in R. Celletti, ''La grana ...'', seconda edizione (2000) pag. 5</ref>
 
Per molti anni fu critico musicale del settimanale «Epoca» e collaboratore di riviste, specialistiche o divulgative, come «Analecta musicologica», «Nuova rivista musicale italiana», «Rivista Italiana di musicologia», «[[L'Opera (rivista)|L'opera]]», «Opera» (di [[Londra]]), «Opéra international» (di [[Parigi]]) e «Amadeus».<ref>Il Sagittario; Caruselli, ''Enciclopedia'', I, pag. 257, ''ad nomen''</ref>.
 
Collaborò inoltre ad enciclopedie e dizionari (dalla direzione della "Sezione cantanti" della ''Enciclopedia dello Spettacolo'' a ''The New Grove Dictionary of Opera''), e pubblicò diversi libri, tra cui: ''Le grandi voci'' (1964), considerato per lungo tempo la più completa fonte biografica e critica sui grandi cantanti d'opera a partire dalla fine dell'800<ref>''Grove Dictionary'' (1992) pag.795, ''ad nomen''</ref>, e ''Storia del belcanto'' (1983), tradotto in inglese, francese e tedesco.