Egisto: differenze tra le versioni
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Quando la madre venne a conoscenza della paternità del bambino, lo abbandonò ed il piccolo Egisto fu allevato da una [[capra (genere)|capra]] (''aigos'' in greco).
Cresciuto alla corte dello zio [[Atreo]], che aveva sottratto il regno al fratello, questi lo incaricò di uccidere Tieste, segregato in una segreta. Egisto, giovinetto di sette anni, impugnò la spada e si diresse nella cella in cui riposava Tieste. L'uomo si destò al suo arrivo, si scansò tempestivamente, s'alzò e scalciò il giovane al polso, sottraendogli l'arma. Tieste riconobbe con sopresa di stringere la spada di cui era stato privato molti anni prima a [[Sicione]]. Afferrò Egisto per le spalle e lo interrogò su come la spada fosse entrata in suo possesso. Il bambino impaurito balbettò di averla ricevuta dalla madre Pelopia e Tieste lo istigò ad obbedire ai tre ordini che gli avrebbe dato. Egisto annuì e s'apprestò innanzitutto a condurre sua madre in prigione al cospetto di Tieste. Pelopia, riconosciuto il padre, lo abbracciò e pianse per le sue disgrazie.
Cresciuto alla corte dello zio [[Atreo]], che aveva sottratto il regno al fratello, questi lo incaricò di uccidere Tieste. Quando però Egisto riconobbe il padre, uccise lo zio e Tieste divenne re di [[Micene]].▼
Tieste le chiese chi le avesse procurato quell'arma e la donna confessò di averla sfilata ad un ignoto straniero che la violò una notte a Sicione. Il padre spiegò di essere il proprietario della spada e, al contempo, l'autore dello stupro. Scossa da un profondo orrore, Pelopia afferrò la spada con il pretesto di doverla esaminare e se le immerse nel petto. Egisto, allibito, su ordine di Tieste, recuperò l'arma insanguinata e la consegnò ad Atreo che, colmo di gioia, scese sulla spiaggia e officiò un sacricio di ringaziamento a Zeus, lieto di essersi finalmente sbarazzato del fratello.
Egisto assassinò Atreo mentre era intento nel rituale e restituì il regno al padre Tieste, con il quale regnò su [[Micene]] e bandì Agamennone e Menelao.
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Egisto poi nell'Odissea verrà usato come esempio di uomo che non ascolta i consigli: nella scena del banchetto degli Dei che apre il poema, dopo che il Dio Messaggero Ermes gli aveva detto che se avesse ucciso Agamennone sarebbe stato a sua volta ucciso da suo figlio, lui non ascoltò il Dio e venne punito da Oreste.
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