In occasione dell'ICCF-14<ref name="ICCF14" /> Il ricercatore del [[INFN]] Francesco Celani comunica di aver ottenuto emissioni anomale di calore da una particolare cella in gas di deuterio con il catodo realizzato per mezzo di un sottile (50 µm) filo di palladio lungo 60 cm, a sua volta ricoperto di un sottile strato (2-5 µm) di nanoparticelle in palladio ed altri elementi<ref>F. Celani, P Marini, V Di Stefano, A. Spallone. ''[http://www.lnf.infn.it/sis/preprint/pdf/getfile.php?filename=LNF-09-1(P).pdf Deuterion electromigration in thin Pd wires coated with nano-particles: evidence for ultra-fast deuterium loading and anomalous, large thermal effects]''. INFN Laboratori Nazionali di Frascati, SIS Pubblicazioni, Frascati 15 gennaio 2009.</ref>.
===2011: Bologna===
Il [[14 gennaio]] [[2011]] si è tenuto a [[Bologna]] un esperimento pubblico da parte dell'ingegnere [[Andrea Rossi (ing)|Andrea Rossi]] e seguito dal professor [[Sergio Focardi]] che ha prodotto tra i 6 e i 7KW a partire da poco più di 1,2KW in ingresso.<ref>[http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/01/14/news/fusione_nucleare_a_freddo_a_bologna_ci_siamo_riusciti-11237521/ Fusione nucleare a freddo: a Bologna ci siamo riusciti] – Repubblica.it</ref> L'esperimento si è concentrato sugli aspetti pratici del meccanismo di fusione, ovvero i ricercatori non si sono sbilanciati pubblicamente sulla teoria del perché avvenisse la produzione, ma si sono limitati a mostrare l'effettivo funzionamento. All'esperimento hanno partecipato vari ricercatori di altri atenei che hanno verificato indipendentemente l'eventuale emissione di gamma e beta particelle dal reattore. Un'emissione non continuativa e instabile di raggi gamma è stata evidenziata. Il reattore è stato protetto con la sottomissione di un brevetto specifico e la ricerca è seguita da un gruppo di imprese private interessate al suo utilizzo pratico nel caso l'esperimento venga confermato. Una [http://www.ecoblog.it/post/11875/fusione-a-freddo-i-video-dellesperimento-di-bologna serie di video] della conferenza stampa e del susseguente dibattito sono stati pubblicati in rete. L'esperimento viene ritenuto plausibile ma si attende una conferma ufficiale da parte della comunità scientifica. Le eventuali reazioni nucleari dovrebbero spostare gli elementi in gioco verso il lato destro della [[Tavola di Mendeleev]].