Satana: differenze tra le versioni

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Tuttavia sarebbe errato costringere per intero il Cristianesimo nella posizione unilaterale già sostenuta da [[Platone]] (il quale ebbe comunque il merito enorme della sua scoperta come dimensione fondante dell'uomo), e tuttavia enfatizzata (per via di fattori storici e intellettuali) dal Cristianesimo [[medioevo|medievale]]: la cura dell'anima non prescinde dall'attenzione verso il mondo, non è una fuga, al contrario, è il compimento dell'uomo verso il mondo e nel mondo.
 
Radice di tale punto di vista è il passo biblico in cui a [[Mosè]] viene ordinato di innalzare il serpente di rame, affinché gli Israeliti morsi dalle serpi nel deserto non morissero: Dio non elimina il male (fisico o metafisico) nell'uomo, ma gli dà invece i mezzi con cui affrontarlo e superarlo. Addirittura nel libro di [[Giobbe]] Satana si rivolge a Dio istigandolo a mettere Giobbe (paradigma dell'uomo giusto), alla prova.
 
Satana, come tutti gli angeli e come l'uomo, possiede intelligenza e volontà, pertanto la possibilità di scegliere se porre come fine della proprie azioni Dio (corrispondendo a Dio e quindi permettendo l'instaurazione di una relazione d'amore), oppure no. Nel caso di Lucifero si tratta della prima infrazione. Tenendo ben fermo che l'uomo non è in grado di esulare dal proprio contesto spazio temporale, e che quindi la riflessione verte su un tempo eternamente presente (ovvero: la caduta di Lucifero e dell'uomo non è interna alla creazione fisica, quindi un fatto; è bensì uno stato spirituale), 'prima' che Lucifero si ribellasse non esisteva il male.