Lucifero: differenze tra le versioni

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La dettagliata e straordinaria storia di Lucifero/Satana è narrata dal poeta inglese [[John Milton]] nel poema epico [[Paradiso Perduto]] ("Paradise Lost", 1658), che racconta esattamente della ribellione e della guerra in Cielo, della caduta, della Creazione del mondo (posteriore alla caduta di Lucifero) e dell'uomo, e infine della tentazione e della caduta di [[Adamo]] ed [[Eva]]
 
Come rappresentazione di [[Satana]], Lucifero nel [[Medioevo]] fu descritto come un mostro gigantesco, con tre faccie una nera (il colore simbolo dell'ignoranza) una gialla (simbolo di collera) e una rossa (l'impotenza), con ali di pipistrello che agitate producevano un vento gelido che ghiacciava il profondo dell'inferno. Impressionante e spaventevole è la precisa descrizione data da Dante Alighieri, che insieme a Virgilio incontra Lucifero di persona: "Lo 'mperador del doloroso regno da mezzo 'petto uscia fuori e la ghiaccia; e più con un gigante io mi convegno, che i giganti non fan con le sue braccia: vedi oggimai quant'esser dee quel tutto ch'a cosi fatta parte si confaccia. S'el fu si bel com'elli è ora brutto, e contra 'l suo fattore alzò le ciglia, ben dee da lui procedere ogne lutto. Oh quanto parve a me gran maraviglia quand'io vidi tre facce a la sua testa! L'una dinnanzi, e quella era vermiglia; l'altr'eran due, che s'aggiungnieno a questa sovresso 'l mezzo di ciascuna spalla, e sé giugnieno al loco de la cresta: e la destra parea tra bianca e gialla; la sinistra a vedere era tal, quali vegnon di là onde 'l Nilo s'avvalla. Sotto ciascuna uscivan due grand'ali, quanto si convenia a tanto uccello: vele di mar non vid'io mai cotali. Non avean penne, ma di vispistrello era lor modo; e quelle svolazzava, si chè tre venti si movean da ello: quindi Cocito tutto s'aggelava. Con sei occhi piangea, e per tre menti gocciava 'l pianto e sanguinosa bava. Da ogne bocca dirompea co' denti un peccatore, a guisa di maciulla, si che tre ne facea dolenti. A quel dinanzi il mordere era nulla verso 'l graffiar, che tal volta la schiena rimanea de la pelle tutta brulla." (Inf., canto XXXIV, vv.28-60).
Come rappresentazione di [[Satana]], Lucifero nel [[medioevo]] fu descritto come un mostro gigantesco, con tre faccie una nera (il colore simbolo dell'ignoranza) una gialla (simbolo di collera) e una rossa (l'impotenza), con ali di pipistrello che agitate producevano un vento gelido che ghiacciava il profondo dell'inferno.
 
 
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